Dopo un colpo sanguinoso andato a segno, rapinatore nasconde la refurtiva, ma viene arrestato e successivamente condannato a morte. La moglie, in compagnia di un malavitoso, convince il medico carcerario e con uno stratagemma riesce a farlo evadere per recuperare il bottino.
Di produzione indipendente, interessante e semisconosciuto crime-movie, interamente narrato in flashback, con belle sequenze d'azione e ricco di pathos, con l'originale trovata della 'resurrezione' del condannato a seguito dell'esecuzione capitale, eseguita grazie a un antidoto (metilene) che neutralizza il gas letale (cianuro); in realtà esistente in tutte le strutture per le condanne a morte e funzionale se applicato istantaneamente, tuttavia mai utilizzato. Film di inganni, uccisioni e tradimenti, con al centro il tema della bramosia verso il denaro da raggiungere ad ogni costo. La regia è attenta e il cast, di secondo piano, fa il suo dovere, con la inglese Jean Gillie, moglie del regista, credibile nel ruolo della femme fatale. Presto dimenticato, riscoperto, torna in auge all'inizio degli anni '70, più volte riproposto nelle sale americane fino a diventare un cult-movie con il restauro in DVD; naturalmente negli USA, non certo in Italia, dove l'ignoranza verso il cinema affonda nella stupidità più greve.
Regia
Jack Bernhard
Sceneggiatura
Nedrick Young dal soggetto di Stanley Rubin Fotografia
L. William O'Connell Direzione musicale
Edward J. Kay Cast
Jean Gillie
Edward Norris
Robert Armstrong
Herbert Rudley
Sheldon Leonard
Marjorie Woodworth
Philip Van Zandt
Carole Donne
John Shay
Bert Roach
Rosemary Bertrand
Pat Flaherty
Ray Teal