LABBRA AVVELENATE
Race Street
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A San Francisco, proprietario di una catena di night club e bische per il gioco d'azzardo, intende allargare la propria attività, ma il racket della protezione vuole il pizzo con intento di prendersi tutto in breve tempo. Malgrado l'intervento di un tenente di polizia, suo amico, la situazione peggiora. Prima lo avvisano con le buone, poi lo pestano, ma lui, deciso a non arrendersi va avanti per la sua strada. Finirà ucciso.
Da un buon soggetto un crime-movie adeguato ai noir del periodo, ben impresso nell'ottica del genere, con valido riferimento al tema dell'amicizia tradita. Molte scene violente, notevole quella sulle scale, accompagnano una trama che scorre via sul ritmo, impreziosita dalla presenza di un ottimo cast, con George Raft, abile in questi ruoli ambigui, già diretto dallo stesso Edwin L. Marin in Notturno di sangue (1946), William Bendix, tra i duri dei polizieschi dell'epoca qui nella parte del poliziotto e Marilyn Maxwell che fa la dark lady. Notevole contrasto di luci, espressive inquadrature, realismo puro nel bianconero che mitizza San Francisco come città del pericolo.

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