IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE
The Postman Always Rings Twice
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Giovane barista, circuito dalla moglie del principale, gli uccide il marito. Dopo l'omicidio, entrambi sospettati ma poi rilasciati, il rapporto tra i due inizialmente si raffredda, ma prende nuovamente vigore quando decidono di trovarsi sulla spiaggia, luogo del loro primo incontro. Lei, senza dirglielo, stipula a suo favore un assicurazione sulla vita e quando rimane uccisa in un incidente d'auto, lui è arrestato, processato per assassinio e condannato a morte senza concessione della grazia.
Dall'omonimo romanzo di James M. Cain, stesso autore del testo 'Double Indemnity', analogo motivo conduttore, da cui fu ricavato con gran successo il noir La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder. Già filmato nel 1939 da Pierre Chenal con La dernier tournant, rifatto da Luchino Visconti nel 1942 con Ossessione e riproposto nel 1981 nel deludente Il postino suona sempre due volte di Bob Rafelson con la famosa scena di sesso non simulato tra Jack Nicholson e Jessica Lange, un nero d'annata a tinte fosche e maledette, imperniato sul furore erotico e la violenza passionale (imperativi nel testo di Cain) e sul giustizialismo fatale, che non concede scampo a chi si macchia di colpe, anche se nel tempo cancellate o, presuntuosamente, dimenticate. Il postino che suona sempre due volte è così metafora del destino ineluttabile. Lana Turner è una memorabile Dark Lady, sempre vestita di bianco con costume da bagno succinto che all'epoca fece molto scalpore, al punto che il codice Hays non concesse immediatamente il permesso di distribuzione, se non dietro alcuni 'alleggerimenti' in fase di montaggio. John Garfield è ambiguo e affascinante, la direzione di Tay Garnett non lascia spazio a tempi morti, la fotografia di Sidney Wagner accresce le atmosfere torbide e malsane, i due caratteristi, Cecil Kellaway (marito) e Hume Cronyn (avvocato), fanno la loro parte.