Organizzazione comunista minaccia un sindacalista degli armatori che sta tentando di conciliare un accordo con i portuali. Il ricatto prevale e l'intesa salta, ma il fratello della moglie del sindacalista non ci sta ed è ucciso; la sua donna, innamorata e membro del partito comunista, si suicida.
Prodotto macchartista realizzato nel periodo più fecondo della 'caccia alle streghe' nella Hollywood filocomunista. Propaganda noir con un grande Robert Ryan al servizio di un copione prestabilito, che se non fosse per il soggetto altamente programmato potrebbe risultare un film avvincente, tanto è ben curata l'ambientazione mista a situazioni oppresse e rarefatte, pericoli imminenti, recitazione sulle righe; ma purtroppo, il film è un altro. Robert Stevenson dirige da par suo. Distribuito nelle sale con il titolo I Married a Communist, poi cambiato dal 1960 con quello inglese The Woman on Pier 13.
USA - 1949
Regia
Robert Stevenson
Sceneggiatura
Robert Hardy Andrews
Charles Grayson dal soggetto di George W. George George F. Slavin Fotografia
Nicholas Musuraca
Musica
Leigh Harline
Cast
Laraine Day
Robert Ryan
John Agar
Thomas Gomez
Janis Carter
Richard Rober