LA STANZETTA SUL RETRO
The Small Back Room
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Nel 1943, a Londra, devastata dai bombardamenti tedeschi, giovane artificiere ferito e invalido, sfoga la sua delusione attraverso la dipendenza per l'alcol. Neppure la sua ragazza riesce a placare il disagio che lo circonda, ma quando è chiamato per disinnescare un nuovo tipo di bomba, riesce a tirar fuori tutto ciò che di buono aveva seppellito nei meandri della sua psiche.
Dall'omonimo romanzo (1943) di Nigel Balchin, inedito nelle sale italiane, inizialmente conosciuto con il titolo tradotto dall'originale (senza la minima idea del vero significato), poi cambiato per i passaggi televisivi in I ragazzi del retrobottega (titolo ancora più ridicolo del precedente), dramma bellico a misura noir diretto dal duo di eccellenza del cinema britannico dell'epoca, Michael Powell-Emeric Pressburger. Non è il massimo presente nella filmografia dei due registi, comunque un film interessante per la maniera in cui è mostrato il lato debole dell'uomo, che travolto dalla negatività riesce, tra lacerazioni e dubbi, a mettere alla proprie spalle le disgrazie per completarsi nei principi del valore umano, fino ad educare la propria coscienza al senso del dovere, alla solidarietà, alla pacificazione del sentimento. Ottima ricreazione ambientale di una Londra oppressa e grande pathos per la scena finale della bomba disinnescata sulla spiaggia. Da seguire la sequenza dell'incubo, dove il protagonista fugge di fronte a un orologio che segna il tempo che passa, inseguito da una mastodontica bottiglia di whisky. Cast di attori affermati, che ben si impegnano nei rispettivi personaggi.

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