STREET OF CHANCE
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Svenuto, perché colpito accidentalmente da una tegola mentre era a passeggio, un uomo si risveglia senza più memoria. Vaga in cerca di qualcosa che possa ricondurlo alla normalità, ma nel tempo si accorge di essere pedinato da loschi individui. Inizia una fuga senza un perché.
Inedito in Italia, è il primo nero di carattere psicologico impresso nel tema dell'amnesia, poi ripreso nel 1945 da Alfred Hitchcock in Io ti salverò e quindi proseguito nel tempo attraverso una moltitudine di film, tra i quali, a modello di remake, una versione televisiva di Sidney Pollack del 1962. Tratto dal romanzo The Black Curtain, del grande scrittore noir Cornell Woolrich, maestro della paranoia e del destino malvagio, stampato in Italia dalla collana Giallo Mondadori (1949) con il titolo Il sipario nero. Lavoro di angosciosa ambientazione urbana riflessa nelle tenebre familiari attraverso personaggi che vivono la propria esistenza in precario equilibrio tra fallimento e solitudine. Affannosa rincorsa piena di interrogativi e introspezioni, con il protagonista stretto nella morsa di un dilemma sconcertante: chi sono realmente? Ma, soprattutto, chi ero? Attori compiuti con Burgess Meredith nel ruolo dell'immemore e Claire Trevor in quello della donna fatale. C'è una grande pagina d'apertura. Finale ammorbidito dalla Paramount, all'opposto del romanzo originale.