Nel 1938, giornalista neworkese, con il marito di origine tedesca, compie un viaggio in Germania. L'uomo rimane affascinato dai cambiamenti messi in atto dal regime e infatuato da una donna del posto, iscritta al partito, abbraccia la fede nazista. La moglie, inorridita dalla scalata al potere di Hitler, si oppone agli ideali del consorte.
Girato pochi mesi prima dell'entrata in guerra degli USA nel secondo conflitto mondiale, Irving Pichel, gira, da un racconto breve di Oscar Schisgall pubblicato sul magazine Liberty, uno spionistico a metà strada tra propaganda e nitido esame su procedimenti e sistemi usati dal potere occulto germanico per trasmettere all'intermo delle famiglie l'ideologia nazista. Lo stile è quello di un energico melodramma, dominato da ambizioni, passioni e tradimenti, ben sostenuto da attori di livello, tra i quali emergono le prove di Joan Bennett e Francis Lederer che sostituì George Sanders, il quale rifiutò la parte. Tra le sequenze, quasi tutte giocate ad alta tensione, da rimarcare quella dove prigionieri slovacchi, bambini compresi, sono costretti a spazzare le strade di Berlino. Il titolo originale I Married a Nazi, fu cambiato con l'attuale, per non 'offendere' la sensibilità del popolo germanico. Inedito in Italia.
USA - 1940
Regia
Irving Pichel
Sceneggiatura
Oliver H.P. Garrett dal romanzo di Oscar Schisgall Fotografia
J. Peverell Marley Musica
David Buttolph Cast
Joan Bennett
Francis Lederer
Lloyd Nolan
Anna Sten
Otto Kruger
Maria Ouspenskaya