LA TRACCIA DEL SERPENTE
Manhandled
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Romanziere, in preda ad incubi notturni dove sogna di uccidere la ricca moglie, si rivolge a uno psichiatra che gli consiglia di allontanarsi per breve tempo dalla donna. Così fa, ma quando la consorte è trovata strangolata nel suo letto, la polizia non può far altro che accusarlo di omicidio, ma la segretaria dello psicologo nutre forti sospetti sul suo datore di lavoro e li confessa a un investigatore delle assicurazioni.
Dal racconto breve ´The Man Who Stole a Dream´, scritto per lo schermo da L.S. Goldsmith, sceneggiato e diretto da Lewis R. Foster, un noir di tenuta criminale-familiare, privo di una linea guida, dove non esiste un vero protagonista e ogni singolo personaggio appare assestante, almeno fino alla parte conclusiva, unico frammento nel quale l'intero film riesce a tenere alta la suspense. Malgrado l'ottima partenza, delineata dal sogno premonitore, la storia va avanti tra intermezzi ironici e situazioni banali, incastrate tra loro per riempire i tempi vuoti di una narrazione tutto sommato sconclusionata. Le note positive si concentrano sull'ottima fotografia in bianconero (Ernest Laszlo) e sulla presenza di grandi attori, futilmente sprecati.

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