Perseguitato dai nazisti e da questi torturato, per aver suonato un brano proibito dal regime, pianista cecoslovacco perde la memoria e fugge assieme ad altri profughi a Guadalupe, in un isola delle Antille francesi. Ritrovato dalla sua ragazza, riacquista la memoria, ma la sua vita è in pericolo.
Mai arrivato nelle sale italiane (titolo arbitrario), è uno dei tanti film minori di propaganda antinazifascista, che nel periodo Hollywood sfornava a ritmo industriale, spesso, come in questo caso, prodotti da compagnie indipendenti, poi immediatamente rivenduti per la distribuzione a studios importanti. Raccontato in flashback, mette in risalto il tema dell'annientamento di identità, personalità e fantasia delle persone da parte dei nazisti e mostra il lato drammatico attraverso l'inquietante e buia atmosfera che circonda la vicenda, impressa nel protagonista perseguitato, a sua volta circondato, in un continuo avvicendarsi, da personaggi di supporto. Il ritmo è lento e gli attori si adeguano, con il protagonista Francis Lederer, ebreo austro-ungarico nella vita, che sfoggia sguardi intensi e primi piani a gettito continuo. J. Carrol Naish, unico nome di punta dell'intero cast, è un malvagio ben disegnato. Alcune scene di esacerbata violenza furono eliminate dal montaggio definitivo. Buona la musica.
Regia
Arthur Ripley
Sceneggiatura
Friedrich Torberg dal soggetto di Arthur Ripley Fotografia
Richard Fryer Musica
Michel Michelet Cast
Francis Lederer
Sigrid Gurie
J. Edward Bromberg
J. Carrol Naish
Alexander Granach
David Cota
Olga Fabian
Howard Johnson
Hans Schumm
Luis Alberni
George Sorel