Nell'immediato dopoguerra, a Berlino, divisa in due, una parte sotto controllo degli occidentali e l'altra, occupata dai russi, ex nazista, ora collaboratore dei sovietici, a suo grave rischio aiuta una ragazza ad espatriare nel settore Ovest. Ci rimette la vita.
Non è il remake, ma qualcosa di simile per aderenza a fatti e simbolismi, di
Il terzo uomo (1949), sempre diretto da Carol Reed per la London Film. Noir inglese pregno di atmosfere e scenari sinistri, efficace per il tono spasmodico costruito su sparatorie, inseguimenti e fughe, sapiente nella ricostruzione scenica di una Berlino devastata e irrespirabile. Notevole fotografia in bianconero e grande interpretazione di James Mason, antieroe per eccellenza, nel ruolo di un personaggio che alimentò una infinita serie di film spionistici, con al centro la città tedesca, sede, per circa mezzo secolo, di interminabili conflitti occulti maturati tra le due superpotenze.
Regia
Carol Reed
Sceneggiatura
Harry Kurnitz
Eric Linklater dal soggetto di Walter Ebert Fotografia
John Addison Musica
Desmond Dickinson Cast
James Mason
Claire Bloom
Hildegard Knef
Geoffrey Toone
Aribert Wäscher
Ernst Schröder