Dato morto da tre anni causa un incidente d'auto, un uomo si presenta nella residenza di una facoltosa ereditiera dichiarando di esserne il fratello, mai deceduto nel sinistro. Mette tutti a conoscenza di particolari intimi legati alla famiglia e i parenti gli credono, ma non la donna, sempre più convinta che l'impostore voglia mettere mani sui suoi gioielli. Rischia la pazzia, ma un ispettore di polizia indaga a fondo.
Ambientato sulle coste spagnole, giallo ad enigma dalle forme hitchcockiane, inquietante e angoscioso, ben diretto da Michael Anderson, regista di film di successo (Il giro del mondo in 80 giorni, 1956 - La fuga di Logan, 1976), qui alle prese con un intricato copione di natura esotica, influenzato da atmosfere ricche di suspense e venature psicologiche. Il cast, ristretto ma valido in ogni elemento, si dispone nel progressivo aumento di tensione, con un finale da vero colpo di scena che spiazza e sorprende. Anne Baxter cattura la cinepresa, ma gli altri non sono da meno. Tratto da un episodio del radio-mystery a puntate "The Whistler" (1942-1955), dal quale la Columbia ne ricavò otto film noir ´a serie´, distribuiti negli anni '40, i primi sette interpretati da Richard Dix, deceduto improvvisamente prima di iniziare le riprese dell'ultimo, The Return of the Whistler (1948).