A New York, giovane scrittrice, ospite di un produttore teatrale, è trovata morta assassinata nell'appartamento di lui. I sospetti ricadono sull'impresario e poi sulla moglie, ma la strada per arrivare al colpevole è contorta.
Noto in Italia anche con il titolo L'amante sconosciuto (entrambi avvilenti), dal soggetto di Patrick Quentin, alias Hugh Wheeler, scritto, prodotto e diretto dallo sceneggiatore deus ex-machina Nunnally Johnson, è un giallo a volume doppio, disposto nei canoni del dramma e nella rappresentazione di quel mondo artistico broadwayano, ricco di illusioni, smancerie, intraprendenze e poteri nascosti. La storia in se vale meno di zero, la narrazione, pletorica, s'ingarbuglia da sola, il ritmo, modesto, mina la suspance, il vero assassino è subito identificato anche da chi possiede un quoziente d'intelligenza sotto la media, la resa visiva (in accesso technicolor fotografato in Cinemascope) è ben lontana dalle regole del noir. Vale per la messa in scena, l'attenta direzione del particolare, il cast ben collaudato al cinema nero (Van Heflin, Gene Tierney, George Raft) con Ginger Rogers ormai fuori dal circuito musical.
Regia
Nunnally Johnson
Sceneggiatura
Nunnally Johnson
dal soggetto di Hugh Wheeler Fotografia
Charles G. Clarke Musica
Leigh Harline Cast
Ginger Rogers
Van Heflin
Gene Tierney
George Raft
Peggy Ann Garner
Reginald Gardiner
Virginia Leith
Otto Kruger