LA CAMERA BLINDATA
Man in the Vault
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Per rubare 200mila dollari custoditi nella cassetta di sicurezza all'interno di una banca di Los Angeles, gangster incarica un fabbro, in cambio di 5000 dollari, per riprodurre una chiave capace di aprire il dispositivo, ma lui rifiuta. Il boss minaccia la sua donna e lui è costretto ad accettare. Dopo il colpo, il fabbro decide di prendersi più del pattuito e il contenitore, con all'interno il malloppo, passa di mano in mano, capace di seminare una scia di morti ammazzati.
Dal romanzo "The Lock and the Key" (1948) di Frank Gruber, rieditato con titolo "Run, Thief, Run", sceneggiato da Burt Kennedy, nel periodo scrittore di Budd Boetticher, poliziesco d'annata a sfondo criminale, nell'insieme violento, con una trama di ritmo, non convincente nel finale, edulcorato soprattutto per l'intervento del Codice Hayes. Prodotto dalla Batjac di John Wayne, non accreditato, vede alla regia l'esordiente Andrew V. McLaglen, figlio di Victor, interprete di lunga data al fianco del Duca, in seguito artefice di numerosi western e film d'azione anni '60. Cast in maggioranza composto da veterani, con ruolo secondario per Miss Svezia 1951 Anita Ekberg, ancora poco nota alle platee cinematografiche.

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