L'INFERNALE QUINLAN
Touch of Evil
*****

Travet dell'antidroga messicana, in luna di miele in California, entra in contrasto con un capitano della polizia locale dai metodi poco ortodossi. Lo scontro tra i due assume proporzioni infauste, al punto che il conflitto si tramuterà in dramma.
Concepito come b-movie, è, in realtà, un quasi capolavoro del filone nero, capace di riscoprire e ripresentare, ammodernato, il senso e lo stile della leggenda noir, ormai nella sua fase storica, in completo declino. È tra i lavori più amati da Charlton Heston, il quale pretese ed ottenne Orson Welles alla regia, malgrado le resistenze del produttore Albert Zugsmith. Il regista, distingue nei due poliziotti un dissonante disegno; da una parte l'onestà integerrima, dall'altra l'anacronismo di chi crede nel proprio ideale ed è capace di rendersi perfino spregevole pur di manifestarlo. Welles, tira fuori da quest'ultimo una sorta di autoidentificazione, demolendo il concetto virtuale di chi è sicuro che basti l'integrità morale a farne semplice ragione. Lugubre nell'impianto scenografico, come richiede il tema, con stupende inquadrature notturne e un accompagnamento musicale avvenirista. Attori fantastici. Rivalutato a posteriori dopo lo scempio che dovette subire in fase di montaggio, senza contare l'inaudita soppressione di circa un terzo della pellicola. Il film fu restaurato, dopo anni d'accurato lavoro e ridistribuito nella sua interezza nel 1998 e in Italia, sottotitolato, l'anno successivo.

comments powered by Disqus