Adottato dal cugino, giovane scopre che la misteriosa moglie di lui è sparita dopo la strana morte del marito. Per conoscere la verità, la cerca, la rintraccia e se ne innamora, ma poi, assalito da dubbi sulla vera identità della donna e sulle sue vere o false responsabilità per il decesso del coniuge, sprofonda in una tremenda depressione. Finale tragico.
Dramma di nero romanticismo, tratto dal romanzo di Daphne Du Maurier, autrice di altro testo similare cui Alfred Hitchcock ricavò Rebecca, la prima moglie (1940), verso il quale Henry Koster tenta di emularne la vicenda, soprattutto per l'impianto scenico caratterizzato da inquiete forme di rappresentazione. Ambientato in Italia, nella metà dell'800, è un film d'impronta gotica, fastosamente tenebroso, stabilito sul principio dell'amore impossibile, attraversato da personaggi psicologicamente indecifrabili e con un finale enigmatico, esteso dalla pregevole penna di Nunnally Johnson, che pone il dilemma sulla vera identità della donna: priva di colpa o, al contrario, demone del male? Olivia De Havilland credibile nell'ambiguo ruolo della femme fatale. Esordio hollywoodiano per Richard Burton, primo attore ma stranamente indicato co-protagonista. Fotografia del maestro Joseph LaShelle.