LA MIA LEGGE
I, the Jury
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Mike Hammer, investigatore privato, scandaglia New York alla ricerca dell'assassino che uccise il suo migliore amico, assieme al quale combatté durante l'ultimo conflitto mondiale. Lo trova e fa giustizia a suo modo.
Dall'omonimo romanzo (1947), suo primo in assoluto, del giallista hard-boiled Mickey Spillane, tradotto in Italia dalla Garzanti nel 1953 con titolo ´Ti ucciderò´, un nero filmato in 3D, che specchia nell'anima turbolenta del protagonista il metodo violento dell'indagine. Il tema è dettato dal bisogno di una giustizia privata che sprigiona virgulti di vendetta personale, fatta in un contesto di brutalità ed erotismo. Fin troppo compassato, a tratti persino fantasioso, profondità psicologica solo apparente, ha dalla sua l'ottima sequenza d'apertura e la stupenda fotografia (John Alton) dei siti urbani newyorkesi. Biff Elliot, nel suo unico ruolo da protagonista in carriera, appare fuori schema; rimane comunque il primo Mike Hammer del cinema, presto sostituito dai vari Ralph Meeker, Robert Bray e Armand Assante, quest'ultimo interprete del remake Io, la giuria (1982) di Richard Heffron, film neppure tanto migliore di questo.

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