IL MISTERO DEL MARITO SCOMPARSO
Woman on the Run
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A San Francisco, decoratore in crisi matrimoniale assiste per puro caso ad un omicidio e vede in faccia l'assassino. Fugge e si nasconde, mentre la moglie, inizialmente convinta che la fuga è da attribuire al fallimento del loro rapporto, si mette sulle sue tracce e nella ricerca si fa aiutare da un reporter. L'uomo, è inseguito non soltanto dalla moglie, ma dal commissario di polizia e soprattutto dal killer.
Poliziesco funzionale, ben appropriato al noir, articolato da un intreccio progressivo che svela il colpo di scena in un finale che non ti aspetti. C'è ritmo e giusta suspense, clima tenebroso, ottimi dialoghi, esemplari interpretazioni che si articolano attraverso un cast di secondo piano che regge più che bene. Buona la regia di Norman Foster. Da seguire la stupenda sequenza delle montagne russe, dove il clamore della folla fa da sponda all'ansia dei protagonisti; scena che influenzò persino Alfred Hitchcock, che la ripropose con quella del luna park in Delitto per delitto - L'altro uomo (1951). Titolo ambiguo sia nella versione italiana, non è il marito il protagonista ma la moglie interpretata da una eccellente Ann Sheridan, sia in quella americana, non c'è alcuna donna in fuga.

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