LA MORTE CORRE SUL FIUME
Night of the Hunter
*****

Alla ricerca di un tesoro, la cui ubicazione è conosciuta soltanto da due bimbi orfani di padre, un folle, si fa passare per pastore protestante e circuisce la madre di questi, la sposa e dopo poco tempo la uccide.
Unica regia di Charles Laughton e, visto il lavoro, viene forte l'interrogativo sul perchù l'attore inglese non abbia più seguito quest'itinerario, probabilmente sdegnato a causa di un pubblico non lo premiò al botteghino. Rivalutato soltanto a posteriori, un noir intricato, la cui suspance è scandita dal forte stimolo psicoanalitico presente nei soggetti, dal penetrante tragitto esteriore della forma, sviluppata a modello plus generis, con ambiti riferimenti al cinema surrealista e dalla penobra, che diventa asfissiante emblema della paura. Ma è presente anche il lato espressionista, nella maniera di rappresentare il torbido, allo stesso tempo condensato in una sagoma irreale, al limite del fiabesco letterario a riferimento delle opere di Mark Twain. Grande prova di Robert Mitchum come uomo abietto e perverso; fu lui a girare le scene dove compaionio i bambini, in quanto il regista non li sopportava per natura. La censura ne proclamò il divieto, perchè la rappresentazione toccava tematiche religiose, ma soprattutto per le minacce di morte rivolte ai minori. Remake nel 1991 con Una famiglia in pericolo di David Greene, nettamente inferiore.

comments powered by Disqus