BUNNY LAKE È SCOMPARSA
Bunny Lake Is Missing
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Ragazza-madre americana residente a Londra assieme al fratello, denuncia la scomparsa della figlia. Scotland Yard indaga, ma i riscontri portano all'iniziale conclusione che la bambina non sia mai esistita. Ispettore, per nulla convinto, studia bene il caso e scopre che la bimba è stata rapita dal fratello della madre, psicopatico e attaccato alla piccola in maniera incestuosa. Ma in realtà, chi č la bambina?
Dall'omonimo romanzo (1957) di Marryam Modell, alias Evelyn Piper, giallo psicologico costruito su atmosfere notturne e inquietanti, come la storia, centrata sul tema angoscioso dell'ambivalente rapporto tra fratello e sorella, ambiguo e patologico, dove la ragione si confonde con la follia tra impulsi schizofrenici di compiaciuta doppiezza. Otto Preminger, anche produttore, indaga sulla psiche umana ma non segue alla lettera il testo originale; annulla le iniziali sceneggiature di Dalton Trumbo e in seguito di Ira Levin e affida lo script alla coppia John e Penelope Mortimer, in un assunto che spiazza, interroga e gestisce i personaggi in funzione del dubbio permanente fino alla conclusione, vincolata da un colpo di scena finale di notevole impronta enigmatica, che disorienta e non chiarisce del tutto. Il regista cambia la carte in tavola; sposta la storia da New York a Londra, resa spettrale e claustrofobia dall'ottimo widescreen in bianco e nero di Denys N. Coop ed è capace, con fine eleganza e molta arguzia, di inserire argomenti off-limits per quel tempo: incesto, illegittimità genitoriale e latenti forme omosessuali. Nel cast, funzionale, spiccano le prove di Laurence Olivier e Keir Dullea (antieroe di Stanley Kubrick in 2001: Odissea nello spazio), buona quella di Carol Lynley, con presenza del commediografo Noël Coward e marginale apparizione anche per Oliver Reed, nel periodo più assiduo in televisione. Film passato inosservato alla sua uscita, rivalutato a posteriori fino a diventare un vero e proprio cult-movie. Titoli di testa di Saul Bass. Nella metà degli anni 2000, la Columbia annunciò un remake, tuttavia mai concretizzato.









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ING - 1965

Regia
Otto Preminger
Sceneggiatura
John Mortimer
Penelope Mortimer
dal romanzo di
Marryam Modell

Fotografia
Denys N. Coop
Musica
Paul S. Glass
Cast
Laurence Olivier
Carol Lynley
Keir Dullea
Martita Hunt
Anna Massey
Clive Revill
Finlay Currie
Lucie Mannheim
The Zombies
Noël Coward
Adrienne Corri
Megs Jenkins
Delphi Lawrence
Jill Melford
Suzanne Neve
Damaris Hayman
Jane Evers
Lisa Peake
Kika Markham
Ann Lancaster
Suky Appleby
Oliver Reed





Track Music

(0.30 - 236 KB wav)



Video Clip

(L´ospedale delle bambole)



BAFTA (ING)
Nomination

Fotografia - Scenografia & Arredamento

Edgar Allan Poe Awards (ING)
Nomination

Sceneggiatura




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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002