Alla lotta tra due bande rivali per il controllo della criminalità, si unisce una terza, nuova organizzazione che vuole il potere assoluto. Un malavitoso, dopo aver scontato il carcere per omicidio di un altro delinquente, conosce una bella donna, enigmatica e amante dell'azzardo. Tra i due nasce la passione, mentre infuria la guerra tra gang.
Inedito nelle sale italiane, titolo tradotto (male) dalla versione originale (secco invece di pallido) e anche da quella internazionale (Pale Flower) per il mercato video, è un noir di produzione giapponese, pregno di atmosfere e momenti di assoluta qualità stilistica. Pone il soggetto nel vizio (gioco delle carte) e carica i personaggi su misure di tragedia inevitabile. Di sfondo pessimista, non accetta la riconciliazione per mezzo del sentimento, poiché il ricorso all'espiazione si scontra con l'ineluttabilità del destino; tutto è vincolato dal processo individuale, dalle azioni, dal modo di vita liberamente scelto. Lento nella narrazione, tipica del cinema orientale, ma l'immagine è più che esplicativa, grazie al buon risalto interpretativo e l'ottima resa del particolare. Diretto senza convenzionalismi da Masahiro Shinoda, antagonista di Akira Kurosawa, allievo di Yasujiro Ozu.
GIA - 1964
Regia
Masahiro Shinoda
Sceneggiatura
Masahiro Shinoda
Masaru Baba dal soggetto di Shintarô Ishihara Fotografia
Masao Kosugi Musica
Yuji Takahashi
Tôru Takemitsu
Cast
Ryô Ikebe
Mariko Kaga
Takashi Fujiki
Chisako Hara
Eijirô Tôno
Seiji Miyaguchi