Ossessionata dal sesso e dagli uomini, visagista londinese entra in fase acuta di lucida follia e progressivamente si isola in se stessa. Trincerata in casa e in preda a raptus inarrestabili, trasforma i suoi incubi in autentici omicidi.
Conosciuto in Italia anche nel titolo originale, è un film di indubbia capacità illustrativa, soprattutto per ciò che riguarda l'esposizione ambientale e la tecnica di ripresa, maggiormente esposta in primi e primissimi piani con camera fissa, angolata e in movimento. Polanski mostra alla grande la sua potenza allucinata e profanante. Non chiede il perché, ma esibisce l'effetto; accompagna il personaggio nell'infernale viaggio della psiche deviata e, al contempo, traduce in immagini il calvario interiore di una donna in preda a disgiunzione mentale e rifiuto del presente. Claustrofobico e orrorifico, sa trasmettere un inarrestabile senso di inquietudine, principalmente dettato da due soggetti assoluti: Catherine Deneuve e la casa dove abita, anch'essa per certi versi, protagonista.
ING - 1965
Regia
Roman Polanski
Sceneggiatura
Roman Polanski
Gérard Brach
David Stone
Fotografia
Gilbert Taylor
Musica
Chico Hamilton Cast
Catherine Deneuve
Ian Hendry
John Fraser
Yvonne Furneaux
Patrick Wymark
Renee Houston
Valerie Taylor
Track Music
(0.30 - 236 KB wav)
Scena chiave
(L'omicidio)
Festival di Berlino
Roman Polanki (Orso d'argento)