TUTTE LE ORE FERISCONO…L´ULTIMA UCCIDE
Le deuxième souffle
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Gangster, evaso dal carcere, si mette assieme a un altro bandito, da tempo suo rivale. Nuovamente arrestato, si contraddice e involontariamente fa i nomi dei complici. Considerato un infame, per difendere il proprio onore, è costretto ad una nuova evasione, ma la gang è pronta ad affrontarlo in un finale che si rivela un vero e proprio bagno di sangue. Il commissario di polizia, che da sempre lo aveva perseguitato, riabiliterà il suo nome.
Considerato il capolavoro noir della cinematografia francese, diretto da Jean-Pierre Melville, capostipite rigeneratore europeo del cinema nero americano, che lo anche sceneggiato assieme a José Giovanni, autore del romanzo ´Un reglement de comptes´ (1958, tradotto dalla Longanesi con titolo "Morire due volte") dal quale il film è tratto. Di lunga durata, letterario, realista, malinconico e pessimista, non fa sconti a nessuno, né prende posizioni favorevoli o contrarie, sia nei confronti della criminalità, sia a riguardo della polizia che la combatte, entrambi disposti sullo stesso livello. Melville agisce nel concreto attraverso un piano di spessore romantico, dove mette in risalto la tragedia umana e, in questo, la trasformazione delle logiche banditesche, a riguardo del gangsterismo un tempo obbediente a un regime di integrità morale, poi annientato dalle nuove generazioni, prive di etica e umanità. Di gran ritmo, tiene alta la tensione con il senso della morte che pervade ogni scena; notevole per introspezione psicologica dei personaggi, si avvale di numerose sequenze d'azione e dialoghi presenti soltanto nel necessario, sempre secchi e concisi. Cast da favola, con Lino Ventura straordinario nella parte del gangster, Raymond Pellegrin, suo rivale, Paul Meurisse, furbo e ironico commissario di polizia. Esterni girati a Parigi e Marsiglia. Remake nel 2007 con Le deuxième souffle, di Alain Corneau, con Daniel Auteuil e Monica Bellucci, leggermente più lungo nella durata, nettamente inferiore nella sostanza.

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