Ormai cinquantenne, gangster-gegario ormai in disuso, per tirare avanti e mantenere la famiglia si mette a fare il prestanome tra bande della malavita organizzata di Boston. Un detective della FBI lo pizzica sul fatto e dopo averlo ricattato lo usa come informatore. Lui si piega, ma un killer della gang riceve l'ordine di eliminarlo.
Dopo Bullitt (1968), Peter Yates torna al cinema nero con questo massiccio gangster-movie di tono crepuscolare e a tratti malinconico, tra i migliori polizieschi americani prodotti nel periodo. Film che si allaccia al vigore pessimista dei noir classici in bianconero, pervaso da atmosfere inesorabili e sensi di rassegnazione prevista, sorretto da maiuscole interpretazioni generate in un quadro di profonda caratterizzazione dei personaggi. Il ritmo è compassato e l'azione non è mai spregiudicata; il tradimento è nell'aria e l'inganno è sempre dietro l'angolo, subdolo e manipolatore. La trama offre spunti di riflessione sul cambio generazionale di una malavita che vuol stare al passo dei tempi e sulla corruzione che abbraccia tutti, compresi gli apparati dello stato. Robert Mitchum da garanzie in una prova a dir poco esemplare.
USA - 1973
Regia
Peter Yates
Sceneggiatura
Paul Monash dal romanzo di George V. Higgins Fotografia
Victor J. Kemper Musica
Dave Grusin Cast
Robert Mitchum
Peter Boyle
Richard Jordan
Steven Keats
Alex Rocco
Joe Santos
Mitch Ryan