IL MARATONETA
Marathon Man
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Babe, universitario di New York e maniaco del footing, s'imbatte con una gang di reduci nazisti riparati in Sud America e tornati nella metropoli per recuperare una valigia piena di diamanti custodita nel caveau di una banca.
Eccellente thriller dal meccanismo complesso, costruito sulla suspense e sceneggiato ad enigma, con un grande Dustin Hoffman che fa il maratoneta e uno straordinario Laurence Olivier nel ruolo del nazista Christian Sznell. Non c'è un attimo di respiro, ma scade in un finale dal tono moralista e visivamente scimmiottesco. Ne erano pronti quattro e John Schlesinger, contro il parere negativo di tutti, scelse il peggiore: Dustin Hoffman lancia i diamanti nella fornace e Laurence Olivier, arzillo vecchietto, salta come un grillo nel tentativo di recuperarli, fin quando non ci casca dentro pure lui. Epocale sequenza della tortura ai denti subita da Babe. Prima che iniziassero le riprese Laurence Olivier, per le gravi condizioni di salute, non trovò nessuna assicurazione capace di coprirgli il contratto; fin quando la Lloyd's diede uno schiaffo morale a tutti e accettò il rischio. L'attore campò altri 13 anni e fu presente in 25 film, sempre coperto da polizza assicurativa.