MARLOWE, IL POLIZIOTTO PRIVATO
Farewell My Lovely
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Marlowe, detective privato, accetta un doppio incarico: 1) rintracciare la donna di un ex-galeotto, sparita mentre lui era in prigione. 2) trovare chi ricatta un uomo che poi viene ucciso. Trova la prima sposata a un giudice e nel secondo caso scopre chi ricatta è la stessa donna.
Tratto dal romanzo di Raimond Chandler, 'Addio, mia amata', remake di L'ombra del passato (1944) di Edward Dmytryk con Dick Powell. Il merito di Dick Richards e dello sceneggiatore David Z. Goodman è da attribuire alla perfetta messinscena che rievoca i classici noir anni '40, attraverso il tono crepuscolare che accompagna la vicenda e torbide atmosfere che circondano personaggi e situazioni. Anche se il passo della narrazione è eccessivamente lento accompagnato da una persistente voce-off, è un film da ricordare per la grande interpretazione di Robert Mitchum, non più giovane e seducente Marlowe dei tempi andati, ma personaggio ormai invecchiato in una visione cinica e frustrata di un mondo dominato da soldi e criminalità. Per il resto, il lavoro si affida ai canoni del genere, con lunga scia di cadaveri, Dark Lady senza scampo, interrogativi finali sulla giustizia ristabilita. Seguito da Marlowe indaga (1977), sempre con Robert Mitchum, nettamente inferiore a questo, a sua volta remake de Il grande sonno (1946) di Howard Hawks con Humphrey Bogart. Nella lunga filmografia chalderiana relativa a Marlowe, si ricordano, oltre i citati, Una donna nel lago (1947 con Robert Montgomery), La moneta insanguinata (1947, con George Montgomery), L'investigatore Marlowe (1969, con James Garner), Il lungo addio (1973, con Elliott Gould), una semisconosciuta versione della repubblica ceca, Mazaný Filip (2003, con Tomás Hanák) e un film apocrifo del 1942 inedito in Italia, Falcon Takes Over (1942), dove la figura di Marlowe è sostituita da quella di Gay Lawrence interpretato da George Sanders.