Maniaco schizoide, dopo aver ucciso due bambini senza un motivo, evade dopo sette anni dal manicomio criminale, pronto ad ucciderne i figli della baby sitter al tempo governante dei due fanciulli nel primo duplice omicidio. Ex poliziotto, già autore del suo arresto, gli da caccia spietata con il solo intento di ammazzarlo.
Alla sua migliore regia, Fred Walton filma un noir di classe, di ambientazione pressoché notturna, dove tutti gli elementi del thriller spasmodico sono raccolti ad inizio e fine film, attraverso sequenze terrificanti calcolate nel raggio dell'azione continuativa. La parte centrale è forse la più interessante, misurata e non convulsa, rivolta all'introspezione dei personaggi e ai vari elementi dell'analisi investigativa. La figura del killer è ritratta con notevole efficacia e inquietante disegno: squilibrato assassino, pronto ad uccidere senza dar scampo, ma anche uomo di gran fragilità interiore. E', inoltre, un film di denuncia sociale, con accusa rivolta agli organi statali, rei di non stabilire leggi adeguate al controllo di individui affetti da psicopatia grave. Lasciato a se stesso, il 'malato' ormai irrecuperabile nel contesto collettivo, è solo fonte di disturbo per la società civile, la quale volge il viso dall'altra parte quando il Potere decide il non recupero degli individui più pericolosi, ma la loro eliminazione. Ottimo accompagnamento musicale, perfettamente adatto ad ogni scena. Sequel dozzinale nel 1993 con Lo sconosciuto alla porta, sempre diretto da Fred Walton con cast all'incirca analogo a questo.
USA - 1979
Regia
Fred Walton
Sceneggiatura
Fred Walton
Steve Feke Fotografia
Donald Peterman Musica
Dana Kaproff Cast
Charles Durning Carol Kane Tony Beckley Rachel Roberts Rutanya Alda Carmen Argenziano Ron O'Neal