TAXI DRIVER

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Insonne cronico, reduce dal Vietnam, decide di mettersi a lavorare presso una compagnia di taxi in servizio notturno. Girando armato per le strade di New York si rende conto del degrado in cui è sprofondata la metropoli. Decide di far pulizia. Forse il miglior lavoro di Martin Scorsese, nel quale il regista ripone ogni energia nel tentativo di ribaltare il concetto divinatorio sulla Grande Mela, proponendo gli aspetti più inquietanti, volutamente taciuti e sulla crudele efferatezza che domina le grandi capitali americane. E' un film violento, crudo e realista, esempio della dissacrante attualità metropolitana. L'ambientazione ha parvenze di un incubo notturno e la cura dei particolari assume toni e forme ricchi di simbolismi.. Il rosso del sangue che scorre traboccante sull'asfalto lucente è la manifestazione dell'insicurezza; nessuno, ricco o benestante può essere al sicuro dalla belva umana. Robert De Niro magistrale, in un ruolo non facile. Ultimo score di Bernard Herrmann, completato poco prima della sua morte, cui Martin Scorsese ha dedicato il film, evidenziando l'attributo sui titoli di testa.