Ispettore di polizia dai metodi poco ortodossi è confinato in un commissariato di periferia, dove riceve incarico di rintracciare un importante testimone d'accusa in un processo contro una banda della malavita francese. Assieme alla sua giovane assistente lo trova; l'uomo depone davanti al giudice, ma esaurito il compito la gendarmeria gli toglie la scorta. Senza più protezione, è ucciso dai sicari. L'aiutante dell'ispettore si dimette, mentre lui, ormai solo con i propri rimorsi, rimane al suo posto, nemico del sistema, ma ugualmente fedele alle istituzioni.
Dal romanzo ´The Last Known Address´ (1965) di Joseph Harrington, tradotto in Francia l'anno successivo con titolo ´Dernier domicile connu´, lo stesso usato per questo polar di denuncia sociale sui "metodi" della polizia, che prima ti usa e poi ti scarica, soltanto per raggiungere i suoi fini. Dramma senza speranza, cupo e tenebroso nelle forme e nei personaggi, costruito sul cinismo individuale che infetta e si propaga fino a trasformarsi in una sorta di ordinamento ad ambito legale. Ottimamente diretto dal romanziere e sceneggiatore Josè Giovanni, giunto alla sua terza regia, un film ampiamente riuscito, capace di sfiorare vari concetti senza mai sconfinare nel prolisso, ricco com'è di elementi amari, poetici e malinconici, con palpito finale di forte idealismo epico. Di ritmo, apre con una sparatoria e prosegue nel segno dell'azione calcolata, attraverso sequenze riuscite (da seguire la scena della colluttazione in strada) immerse in un clima di imperante ostilità, che trasporta inevitabile la rassegnazione. Cast collaudato, con Lino Ventura, immenso come al solito, nel ruolo dell'ispettore; attore granitico sullo schermo e nella vita, capace di litigare sui set di ripresa per questioni futili; con il regista Jean-Pierre Melville durante la lavorazione di
Tutte le ore feriscono…l'ultima uccide (1966), al quale non rivolse più parola per il resto della vita, qui con la controparte femminile Marlène Jobert, tra l'altro autrice di un ottima prova, premiata in Italia con il David di Donatello.