CHRISTINE LA MACCHINA INFERNALE
Christine
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Giovane liceale, schivo ed introverso, acquista da un rigattiere una Plymouth anni cinquanta dotata di poteri satanici. Tra lui e l'auto nasce un rapporto d'amore ai limiti del carnale e, insieme, decidono di ammazzare i "nemici comuni". La sua ragazza e un amico di scuola stabiliscono il momento adatto per porre fine all'idillio.
John Carpenter riesce nell'impresa di fare un semi-horror atipico, ai limiti della fantascienza, pur contraddistinto dagli elementi privilegiati del genere spaventoso: trasformismo, paura, minaccia, vendetta, morte. Allo stesso tempo ricuce la separabilità tra certezza e ossessione, creando così una situazione di latente realismo. Due scene agghiaccianti e falso finale che, oltre ad illustrare l'anima invincibile del demonio, fa presagire un inevitabile sequel, però mai andato in porto. Primo ruolo da protagonista per il giovane Keith Gordon, dopo la comparsata in Lo squalo 2 del 1978.