Vagabondo giunge in un motel e trova le attenzioni della moglie del proprietario che lo circuisce al punto da fargli uccidere il marito per intascare l'assicurazione sulla vita.
Dopo La dernier tournant (1939) di Pierre Chenal, Ossessione (1940) di Luchino Visconti e Il postino suona sempre due volte (1946) di Tay Garnett, è la quarta versione cinematografica tratta dall'omonimo romanzo di James M. Cain pubblicato nel 1934. Il meno riuscito, soprattutto se si considera l'esponenziale dicitura drammatica resa nei palpiti di un affezione animalesca erotico-morbosa tracciata nei due protagonisti, che poco lascia all'equilibrio narrativo, assai distante dall'assunto letterario, che attribuisce la causa del malessere in quei turbamenti e stati di angoscia provocati non dai sensi, ma dal periodo della grande depressione americana fine anni '20. Jack Nicholson, troppo over per quel ruolo, scimmiotta e si agita di continuo nella speranza di mostrarsi un teenager, la regia di Bob Rafelson è lenta e noiosa, la sceneggiatura del drammaturgo David Mamet stravolge il finale attraverso una squallida rilettura, tanto banale da annientare l'intero film. Dalla sua, possiede una straordinaria ambientazione, tecnica di inquadratura e l'ottima interpretazione di Jessica Lange. C'è la famosa scena 'verista' dell'amplesso sessuale sul tavolo della cucina tra Nicholson e la Lange, filmata in condizione di sesso esplicito e non simulato, che costò alla produzione diversi tagli in fase di montaggio a seguito dell'intervento censorio della MPPA.
USA/GER - 1981
Regia
Bob Rafelson
Sceneggiatura
David Mamet dal romanzo di James M. Cain Fotografia
Sven Nykvist Musica
Michael Small Cast
Jack Nicholson
Jessica Lange
John Colicos
Michael Lerner
John P. Ryan
Anjelica Huston
William Traylor