LA VEDOVA NERA
Black Widow
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Bionda piacente sposa ricchi industriali che muoiono subito dopo le nozze uccisi dal veleno, lasciando a lei, per testamento, ingenti fortune patrimoniali. Indaga su questi anomali decessi una agente federale, che rintraccia la vedova, stringe amicizia, per poi incastrarla nel finale, quando la femme fatale si scopre nel tentativo di accalappiare l'ennesimo pretendente, un ricco playboy proprietario di un albergo.
Tra i migliori thriller americani anni '80, almeno così definito dalla critica statunitense. Giallo psicologico al femminile, ricco di colpi di scena e dosato di giusta tensione emotiva, con in primo piano il rapporto tra due complessi personaggi predisposti all'incipit sessuale, che si confrontano e si scontrano sul piano della doppia personalità, in un duello a distanza al limite dell'auto-immedesimazione tra una e l'altra. Ottima ambientazione, fatta di arie e atmosfere angoscianti, superba fotografia (Conrad L. Hall), notevole direzione in stile noir del veterano Bob Rafelson. Quello che stona è il cast maschile, veramente anonimo e la forzatura dettata dal rapporto lesbico tra le due donne, neppure velato, sinceramente inutile. Anticipò il filone sex-crime dei vari Attrazione fatale, Basic Instinct, L'ultima seduzione, Bound - Torbido inganno e molti altri a seguire.

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