AFFLICTION
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Poliziotto di una piccola comunità del New Hampshire, la cui vita è segnata dal burrascoso rapporto con il padre, austero e violento, trova l'occasione per rimettersi in gioco quando un affarista è assassinato nella contea. Ma l'idea fissa del complotto, che lo tormenta, lo porta al disastro.
Noir domestico ad alta tensione, psicologico e di impronta thrilleristica, torbido e inquietante nel delicato quanto disagevole rapporto familiare. Schrader mette in immagini, a suo modo, il romanzo di Russell Banks traducendolo in forme ossessive collocate in un sottile legame che lega la comunità di un piccolo centro a circostanze inclini ad umori deformi, impressi su inganni, crudeltà, rigidità dell'animo, mancato riscatto, follia. I personaggi, perfetti, agisco di ruolo, sul filo dell'enigmaticità individuale. Il progressivo disfacimento esistenziale, velatamente agganciato a cause di natura spirituale, svanisce sotto i colpi della progressiva perdita dei valori tradizionali, della cultura, del saper vivere. L'ambientazione sia esterna, fredda e innevata, che interna, accentua ancor di più un atmosfera cupa e claustrofoba. Stilisticamente rozzo ma efficace, fotografia eccellente, interpreti notevoli con un ottimo Nick Nolte (il figlio) e uno strepitoso James Coburn (il padre), il quale interpreta con vigore uno tra i più incisivi ruoli canaglieschi della storia del cinema "serio" e, per questo, vincitore di un meritatissimo Oscar.

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