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Apprendista scrittore incontra un rapinatore con il quale stringe amicizia. Poi, frequentandolo, inizia a rubare e quindi, inevitabilmente, a uccidere.
Più che un film è una scommessa, che Chris Nolan (anche sceneggiatore e fotografo), alla sua prima regia, collauda su se stesso attraverso un thriller inglese in bianco e nero, cortissimo (67 minuti di durata), privo di spunti significativi, confusionario in una narrazione sbilenca post-temporale che annuncia sin dall'inizio la parte finale. Tutto si muove nel sensazionalismo del colpo di scena, attraverso personaggi immersi nel deterioramento psicologico in rapporto a personalità scomposte. E' un film che vale per il pregevole esercizio stilistico di ripresa effettuato in handycam. Attori anonimi.