L'ULTIMA SEDUZIONE
The Last Seduction
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Moglie insoddisfatta e di natura inquietante, ruba un'ingente somma di denaro al marito; poi fugge, adesca un uomo e lo infatua, convincendolo ad uccidergli il marito per incassare l'assicurazione sulla vita.
Ennesimo rifacimento de La fiamma del peccato (1944, di Billy Wilder), proposto da John Dahl in chiave neo-noir imbottita di stereotipi e con una femme fatale (Linda Fiorentino) che fuma come una turca e tira giù la cerniera dei pantaloni all'amante per masturbarlo in pubblico. Lo script punta tutto su febbrili eccitazioni erotiche e turpiloquio continuativo. La dark lady, annientatrice di uomini, è proposta in risoluzione formale, sprovvista di indagine sulla sua vera natura, nella quale il male appare privo di decifrazione, senza alcun interrogativo da dove questo proviene e, soprattutto, dove finisce. Film che non cede ai canoni del nero; ambienta la storiella in un intreccio narrativo prevedibile e nell'impianto usuale impiega le luci anziché le ombre.