EDMOND
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Edmond, spinto da una chiromante, percorre le strade di Los Angeles accoltellando prostitute e persone a lui sgradite, fino a terminare il tragitto in carcere, violentato da un eccitato compagno di cella.
In una visione pressoché notturna, un bizzarro percorso rivolto alle mostruosità generatrici di angosce, frustrazioni e bramosie, schiacciate dal rifiuto personale nell'accettarle perché deprecate. Due i temi dominanti e riconducibili a una verifica di volume arcaico e, soprattutto, contemporaneo: razzismo e omosessualità. Espressioni lontane tra loro ma ugualmente allineate nel profondo subconscio individuale, quello che racchiude una tangibilità infossata dai valori morali, fonti inespresse di volontà soffocate. A contorno la violenza, frutto dell'inconciliabilità sociale differenziata in un mondo ormai costruito su standard globalizzati e per questo accettati nei modelli ma rifiutati da celate funzioni paranoiche pronte a manifestarsi all'occorrenza. Acculturato tra horror e thriller, con ottimi squarci di una notte metropolitana, ma ordinario e per molti versi generico, sermonico nella funzione descrittiva, progressista nell'impianto ma vecchio nel messaggio generazionale. Regia sbrigativa. Ottima prova di William H. Macy, efficacemente espressionista di una figura multiforme.
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USA - 2005
Regia
Stuart Gordon
Sceneggiatura
David Mamet
dalla piece teatrale di David Mamet
Fotografia
Denis Maloney
Musica
Bobby Johnston
Cast
William H. Macy
Julia Stiles Joe Mantegna Rebecca Pidgeon Ling Bai Russell Hornsby
Track Music
(0.30 - 236 KB wav)
Video Clip
Videoclip prossimamente on-line
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