LE VERITÀ NASCOSTE
What Lies Beneath
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Moglie di un medico ricercatore va a vivere con il marito in una villa isolata nel New England. Ben presto avverte ignote e minacciose presenze all'interno della casa, ma non sa spiegarsi se si tratti di occulto o di un'alienazione della sua mente.
E' un thriller che t'inchioda alla poltrona per tutta la durata. Pur con i suoi limiti (tre falsi finali) ed etichettature appiccicate da film del passato, conserva un suo fascino nell'adattamento e, specie nella prima parte, un'elegante rappresentazione difficilmente riscontrabile nel genere. Efficace in tre punti: descrive l'ossessione in un vortice surreale ma superlativamente riconoscibile, scandisce i tempi della paura attraverso inquadrature mirate, tocca il culmine nella famosa scena della vasca da bagno. Ma quel che conta davvero è il depistaggio scritturale di Clark Gregg che tarda, intenzionalmente e di molto, a rimettersi sui binari del racconto trascinando la trama in un labirintico - e spaventoso - percorso narrativo. Michelle Pfeiffer è perfetta, Harrison Ford quando diventa "cattivo" convince poco, non per l'interpretazione ma per il carisma della sua immagine, sempre affidata a ruoli bonari e distensivi. E' un film da tutti considerato una raccolta hitcockiana, con Alan Silvestri che detta dissonanze e acuti aritmici alla maniera di Bernard Herrmann.