
Eminente cineasta americano, tra i più abili narratori del cinema hollywoodiano. Terminati gli studi alla Temple University di Philadelphia, ancora giovanissimo, si presta al giornalismo, dedicandosi in seguito ad una radio di New York, dove mette in audio drammi parlati sempre in ambiente di scrittura originale. Negli anni '40, dopo aver collaborato anche con il teatro, fa il suo ingresso al cinema da sceneggiatore, firmando storie crude per tutta una serie di film-noir di notevole importanza come I gangsters (1946, di Robert Siodmack), Forza bruta (1946, di Jules Dassin), Odio implacabile (1947, di Edward Dmytryk), La città nuda (1948, ancora di Dassin), L'isola di corallo (1948, di John Huston), La strada del mistero (1950, di John Sturges). La caratteristica principale della sua scrittura è riconducibile a tematiche forti, sempre espresse in forma liberale spesso in contrasto con gli ideali politici del tempo. Nel racconto, esalta principalmente la struttura dei protagonisti scavandone a fondo il lato psicologico sempre tendente a una misurazione preoccupante del soggetto. Assunto a contratto fisso dalla M-G-M, convinto da John Huston, inizia a dirigere film su storie da lui scritte, dove accentua maggiormente la propria vena drammaturgia, indirizzata a smascherare ingiustizie e prevaricazioni in campo sociale. Ne sono testimoni lavori di spessore; dal politico La rivolta (1950, sua prima regia) dove emergono oscuri connubi istituzionali e poteri dittatoriali, a L'ultima minaccia (trattato sulla libertà di stampa e opinione), per proseguire con Il seme della violenza (inchiesta sull'emarginazione periferica metropolitana, che fece arrabbiare non poco diverse associazioni sindacali), al razziale L'ultima caccia, Il figlio di Giuda (sul tema illusorio della propaganda), A sangue freddo (critica alla limitatezza giudiziaria), Qualcosa che vale (ancora sul razzismo). Sul finire degli anni '50 ottiene successo con La gatta sul tetto che scotta, La dolce ala della giovinezza e il western I professionisti. Negli ultimi anni della carriera si adatta all'emergente collettivo del ´nuovo´ e firma lavori di una certa possanza ma lontani dall'idealismo di base e con il non fortunato In cerca di Mr. Goodbar tocca la sfera sessuale dipingendola con brutalità, al punto da far passare il film in una sorta di involontaria rappresentazione erotica. Marito dell'attrice Ruby M. Kelly (Jean Brooks), divorzia nel 1944 e dopo 16 anni da single, sposa l'attrice Jean Simmons, matrimonio durato 17 anni, con la nascita di un figlia (Kate Brooks, produttrice televisiva) e terminato con una separazione consensuale.
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