Il suo vero nome era William Blake Crump McEdwards. Figlio di J. Gordon Edwards, regista del muto, inizia l'attività nel cinema all'inizio degli anni '40 come attore, ma scontento delle proprie interpretazioni decide, alla fine del decennio, di dedicarsi alla sceneggiatura prima di passare alla regia nella metà degli anni '50. La carriera di Edwards si può riassumere in una sola fase, l'unica concepita dal proprio spirito creativo riversato sulla commedia sofisticata progressivamente inclinata verso la satira. Stringe tre sodalizi che lasciano un marchio indelebile nella sua filmografia: inizialmente con il regista Richard Quine, per il quale si adopera negli scripts di sei film, tra i quali l'importante Il terrore scorre sull'autostrada, poi con l'attore Peter Sellers e quindi con il compositore Henry Mancini. Non c'è un solo film nell'intero score di Edwards che si possa considerare non riuscito; la genialità è dettata dall'improvvisazione calcolata, ogni suo lavoro è basato sulla sorpresa in una meticolosa ricerca della parodia non fine a se stessa, ma celata all'interno di situazioni scabre e minacciose, abilmente rappresentate in un contorno evasivo ricco di glamour. Insieme a Sidney Lumet e altri registi del periodo, seppur agli antipodi nella concezione filmica dei generi, è tra i cineasti di Hollywood che ha contribuito al lento ma radicale cambiamento del cinema americano. Dopo un periodo di apprendistato alla televisione, sezione che non lascerà mai del tutto, nel 1955 fa il suo esordio alla regia cinematografica con Quando una ragazza è bella, film costruito appositamente per il cantante Frankie Laine e nell'immediato si fa apprezzare per Le avventure di Mister Cory (1957) e Operazione sottoveste (1959). Nel 1961 gira Colazione da Tiffany, gran successo e prima opera di notevole rilevanza a livello di contenuto interiore, che si manifesta nella doppiezza del singolo individuo che non bada a mezzi termini pur di scalare l'apice carrierista. Due anni dopo è la volta di I giorni del vino e delle rose, dramma sull'alcolismo miscelato a pungente commedia ricca di gag. Ma è il 1963 l'anno della svolta decisiva; realizza La pantera rosa, graffiante satira sull'imbelle incapacità dell'investigatore Clouseau, dove equilibra in toni accentuati la sophisticated comedy con il vero slapstick. Probabilmente non il suo film migliore ma sicuramente il più famoso; e tale successo determinò, nel proseguo degli anni, ben 7 sequel, compreso Uno sparo nel buio dell'anno seguente (record d'incasso) e ultimo, nel 1993, Il figlio della pantera rosa, con Roberto Benigni prim'attore, film che chiude la carriera del regista. Gli anni '60 portano avanti film pienamente riusciti, da La grande corsa (1965) a Hollywood Party (1968); e nel decennio successivo e per tutti gli anni '80, la struttura delle opere di Edwars si dimostrano più serrate e dure. Nel periodo, da ricordare Uomini selvaggi, Il seme del tamarindo, Operazione Crepes Suzette, 10, S.O.B., Micki & Moude, Così è la vita e l'ammirevole Victor Victoria. Si è sposato due volte e sempre con attrici: la prima con Patricia Walzer (due figli) e dopo la separazione con Julie Andrews (due figli: Jennifer, attrice e Geoffrey, regista).
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