
Definito "eccelso operaio del cinema", per il ricorso sistematico ai modelli standard usati in quasi tutti i suoi film, è comunque da considerare tra i massimi nomi della direzione cinematografica del ´grande periodo´. Attento misuratore dei linguaggi, sempre disposto a rappresentare in ogni genere la ripresa esterna, da lui stesso definita ´realtà incontrovertibile´, è stato, soprattutto, un acuto evocazionista del mondo rurale americano e nostalgico rappresentatore di epoca sparita, sovvertita dal modernismo irrefrenabile. Uomo del sud, cattolico convertito osservante e praticante, inizia come attore nel 1913 e due anni dopo passa alla regia affermandosi, dopo Tol'Able David (1921) tra migliori registi del muto. Nel periodo del silent-movie dirige film folgoranti, per lo più commerciali, quindi di pubblico. Nella prima fase, si registrano notevoli opere d'ingente impegno produttivo come La suora bianca, Romola, Stella Dallas e Sabbie ardenti. Dall'avvento del sonoro firma un contratto con la 20th Fox, che lo legherà per decenni allo studios e si dedica prevalentemente al kolossal e al western. Da L'incendio di Chicago a La grande strada bianca e da Jess il bandito a L'esploratore scomparso. Nel tempo, capace di variare da un genere all'altro, riscuote sempre il massimo, anche se la fattura dei film risultano spesso di cassetta. Negli anni '40, principalmente dedicati all'avventura colossale sovente in costume, filma il religioso Bernadette (1943), il biografico Wilson (1944), il piratesco Il cigno nero, lo spagnoleggiante Il capitano di Castiglia (1947), il medioevale Il principe delle volpi (1949 e il bellico Cielo di fuoco (1949), da molti definito suo film migliore, se non altro quello di maggior successo. Di pari passo negli anni '50; con Il romantico avventuriero, il biblico Davide e Betsabea, Le nevi del Kilimangiaro, La giostra umana, Carovana verso il Sud, L'amore è una cosa meravigliosa, Il sole sorgerà ancora, Bravados, La mia terra e Adorabile infedele, si attesta ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, come regista di versatilità universale, capace di saltare dal un film all'altro con straordinaria adattabilità. Fratello maggiore del regista Louis King. Sposato all'attrice Gypsy Abbot deceduta nel 1952. Si è poi risposato con tale Ida, matrimonio durato dal 1959 alla morte di lui.
|