Il suo nome completo era Stanley Earl Kramer. Altamente considerato nel campo della produzione e meno in quella della regia, con soli 14 film all'attivo, Stanley Kramer, liberal progressista, è sicuramente il personaggio che in quegli anni, più di qualsiasi altro, ha dedicato il suo sforzo principalmente su lavori improntati nel sociale, spesso basando le tematiche su sfondi di concordia e vivere comune, senza mai allargarsi in problematiche innalzanti concezioni filo-comuniste. Laureatosi in legge ed economia alla New York University, si trasferisce presto in California dove inizia l'attività negli anni '30, prima come soggettista teatrale dove mette in scena la commedia ´So This Is New York´ e poi da cineasta nel campo della produzione. Nel 1941 fonda una casa di produzione indipendente, la Screen Pays Incorporation, e nel periodo si affida a registi e sceneggiatori vicini alla sua ideologia democratica, come Mark Robson, Edward Dmytryk e, soprattutto Carl Foreman, almeno fin quando, questi, terminò la sua attività nelle liste nere durante la fantomatica ´caccia alle streghe´. Tra le produzioni di successo troviamo Il campione (1949), film che affermò il mito di Kirk Douglas, Odio (1949), lavoro antirazziale come molti altri da lui realizzati, Uomini (1950) con debutto di Marlon Brando, il rostandiano Cyrano de Bergerac (1950), Morte di un commesso viaggiatore (1951), tratto dal più famoso dramma di Arthur Miller, e il western Mezzogiorno di fuoco (1952), un classico del genere. Dal 1955 passa alla regia per ogni film da lui prodotto. I risultati in questo settore sono altalenanti e solo in rare circostanze riesce ad imprimere un autentico disegno espressivo in opere che sono più frutto di temi scottanti che non di personale ispirazione. Debutta con il buon Nessuno resta solo, poi si getta nello spettacolarismo kolossale attraverso Orgoglio e passione, film sulle guerre napoleoniche con un cast da far rabbrividire, composto da attori famosi sposati a figure inguardabili. Poi, è la volta di Vincitori e vinti, discusso film sul processo di Norimberga, realizzato con spirito propendente alla pace universale, ma in realtà una cronistoria d'avvenimenti molto accademizzata e fatalisticamente drammatica. Ottiene grande successo con l'eccentrico Questo pazzo, pazzo, pazzo, mondo, gustosa commedia con passerella di personaggi all'inseguimento uno dell'altro. Tocca ancora i temi razziali con La parete di fango, E l'uomo creò Satana! e Indovina chi viene a cena?, la minaccia atomica, molto presente in quegli anni, in L'ultima spiaggia, la condizione umana nel più famoso ´dramma acquatico´ di Hollywood La nave dei folli. Chiude con l'indifendibile Il principio del domino: la vita in gioco, un calderone di complotti che agiscono impropriamente sull'assassino del presidente Kennedy e con il poliziesco Uno strano caso di omicidio. Nella vita privata, tre matrimoni con un annullamento e un divorzio: primo con Marilyn Erskine (annullato dopo tre mesi), poi con la caratterista Anne Pearce (2 figli e divorzio) e infine Karen Scarpe (2 figli), matrimonio durato fino alla morte di lui.
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