Il suo vero nome era Daniel Chugerman. Regista americano che ha lavorato a Hollywood dall'inizio degli anni '50 alla fine degli anni '70. Studia al Professional Children's School di New York e, terminati gli obblighi, si dedica alla musica e subito dopo è attore teatrale, poi regista e montatore di spettacoli per la televisione, dove riesce ad esprimersi sempre con ottima disinvoltura. Passa al cinema e fa il suo esordio nel 1952 con Torna piccola Sheba!, dove riscuote subito un discreto successo, insieme a La rosa tatuata del 1955; entrambi i film sono riedizioni teatrali da lui dirette a Broadway. Tocca tutti i generi ma non riesce, in molti di questi ad essere incisivo, soprattutto nella vena creativa; preferisce dirigere standardizzando le riprese e il percorso narrativo, lasciando così piena facoltà agli interpreti (soprattutto donne) di esprimersi come meglio desiderano. E tre di queste attrici, Shirley Booth per Torna piccola Sheba!, Anna Magnani per La rosa tatuata e Elizabeth Taylor per Venere in visone riescono a vincere l'Oscar attraverso i citati film da lui diretti. Dalla commedia passa al melodramma (Piangerò domani) e riesce a mantenere un certo equilibrio, ma nel western (La feccia) e nel war-movie (Tempesta sulla Cina) danneggia se stesso e il pubblico con rappresentazioni piuttosto scadenti. Sorprende nel thriller (Willard e i topi), film abbastanza efficace e nel genere grottesco (Il nostro agente Flint). Chiude con il cinema nel 1978 con la strampalata commedia Uppercut. Negli anni '80, passa alla televisione distinguendosi attraverso la miniserie "Alla conquista del west" e un film-tv di successo, "Ballata per un condannato" con Vanessa Redgrave che conquistò un Emmy Awards per la sua interpretazione.
Sposato e poi divorziato con l'attrice Sherry Presnell.
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