Liberale e progressista, Mark Robson è tra i registi forse minori di Hollywood, ma sicuramente tra i più lungimiranti e concreti del periodo, come dimostra la misura del suo score, diviso per genere e annate. Estremamente versatile e di acuta visione nei programmi, di uno stile che varia secondo il soggetto, con forte predisposizione verso analisi collettive nella misura specifica di tematiche sociali. Laureato in legge alla Pacific Coast University e in scienze politiche alla UCLA, nei primi anni '30 entra nel mondo del cinema come tuttofare alla 20th Fox e dopo un periodo d'apprendistato è assunto dalla RKO con l'incarico di tecnico del montaggio. Partecipa senza accredito al montaggio di Quarto potere, L'orgoglio degli Amberson, Terrore sul Mar Nero e Il bacio della pantera. Val Lewton, promotore del film horror a basso costo e inventore del ´'fantastico quotidiano´, nel 1943 gli affida la regia di La settima vittima e in seguito quella di The Ghost Ship, Youth Runs Wild e Il vampiro dell'isola, tutti horror a budget minimo. Intanto, Robson acquisisce padronanza assoluta dietro la cinepresa e nei restanti anni '40 e in gran parte dei '50 rafforza le proprie credenziali con la realizzazione di piccoli capolavori del noir come Odio, Il campione, La porta dell'inferno, L'imputato deve morire, Il colosso d'argilla. Si distingue anche nel war-movie con Vittoria sulle tenebre e I ponti di Toko Ri, ma quando passa alle superproduzioni il suo indiscutibile talento è messo in contrapposizione alle esigenze commerciali degli studios. È infallibile quando la sceneggiatura lo supporta a dovere, come in La locanda della sesta felicità, Dalla terrazza e 9 ore per Rama; ma quando lo script si rivela sbracato la figuraccia è assicurata e i casi di Nè onore nè gloria e Il Colonnello Von Ryan appaiono lampanti. Con I peccatori di Peyton (1957) si dimostra anticipatore dell'odierna soap-opera televisiva e nel 1974 è artefice del kolossal Terremoto, film dai grandi incassi e tra gli archetipi del nuovo genere catastrofico, molto in voga negli anni '70. Muore d'infarto sul set del thriller Avalanche Express (1979); il film sarà ultimato dall'attore Monte Hellman. Celibe per tutta la vita.



Avalanche Express
(1979)
Terremoto
Earthquake (1974)
Limbo
(1972)
Una vampata di vergogna
Happy Birthday, Wanda June (1971)
Minuto per minuto senza respiro
Daddy's Gone A-Hunting (1969)
La valle delle bambole
Valley of the Dolls (1967)
Nè onore nè gloria
Lost Command (1966)
Il Colonnello Von Ryan
Von Ryan's Express (1965)
Intrigo a Stoccolma
The Prize (1963)
9 ore per Rama
Nine Hours to Rama (1963)
Dalla terrazza
From the Terrace (1960)
La locanda della sesta felicità
The Inn of the Sixth Happiness (1958)
I peccatori di Peyton
Peyton Place (1957)
La capannina
The Little Hut (1957)
Il colosso d'argilla
The Harder They Fall (1956)
L'imputato deve morire
Trial (1955)
Oro
A Prize of Gold (1955)
I ponti di Toko Ri
The Bridges at Toko-Ri (1954)
Phffft... e l'amore si sgonfia
Phffft (1954)
Inferno sotto zero
Hell Below Zero (1954)
Samoa
Return to Paradise (1953)
Di fronte all'uragano
I Want You (1951)
Vittoria sulle tenebre
Bright Victory (1951)
La porta dell'inferno
Edge of Doom (1950)
Questo mio folle amore
My Foolish Heart (1949)
Odio
Home of the Brave (1949)
Donne di frontiera
Roughshod (1949)
Il grande campione
Champion (1949)
Manicomio
Bedlam (1946)
Il vampiro dell'isola
Isle of the Dead (1945)
Youth Runs Wild
(1944)
The Ghost Ship
(1943)
La settima vittima
The Seventh Victim (1943)




NOMINATION ALL´OSCAR
I peccatori di Peyton (regia)
La locanda della sesta felicità (regia)


FESTIVAL DI CANNES (FRA)
Vittoria sulle tenebre (film - nomination)
Il colosso d'argilla (film - nomination)


FESTIVAL DI VENEZIA (ITA)
Il grande campione (film - nomination)












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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002