Il suo vero nome era Rollo Smolt Thorpe. Regista versatile, capace di operare in ogni genere, special modo nel western, nei film d'avventura, esotici e nei kolossal in costume. Concreto, non concede molto spazio all'inventiva o alla creatività personale preferendo agire sui canoni classici della rappresentazione, sempre allacciati a percorsi narrativi semplici e lineari. Trascorre gran parte della lunga carriera alla M-G-M (35 anni sui 46 totali), dopo aver iniziato come attore cabarettista e poi regista nel muto per un'ottantina di corti e mediometraggi. Con l'avvento del sonoro, dopo il successo di L'ultimo dei pagani (1935) il suo nome si lega alla serie di Tarzan in 4 film prodotti dallo studios di Santa Monica e interpretati dall'atletico Johnny Weissmuller. Dopo le buone performance di Notturno tragico (1937), negli anni '40 gira il drammatico The Earl of Chicago, il western Giuramento di sangue e il musical Due ragazze e un marinaio. Dal decennio successivo il suo nome si consolida attraverso i grandi kolossal in costume di riconoscibilissimo stile M-G-M; prima con Il grande Caruso (1951) e dopo il trionfo di Ivanhoe (1952), dirige Il prigioniero di Zenda (1952), I cavalieri della tavola rotonda (1953, primo evento in cinemascope per la Metro), I fratelli senza paura (1953), Il principe studente (1953, in chiave musical), Il figliol prodigo (1955) e L'arciere del re (1955). Passa alle produzioni drammatiche stile noir (Contrabbando sul Mediterraneo, 1957), per concedersi poi all'avventura esotica (Ombre sul Kilimanjaro, 1959) e, negli anni '60, alla commedia romantica (Quello strano sentimento, 1965), per poi chiudere con il western Sfida oltre il fiume rosso (1968). Ha preso parte, non accreditato, alla regia della II unità di Il mago di Oz (1939), Follia (1941), La conquista del west (1962) e nel ruolo di supervisore al kolossal italiano I tartari (1961), diretto da Ferdinando Baldi. Sposato all'attrice Belva McKay, dalla quale ha avuto un figlio, Jerry, popolare produttore e regista televisivo.
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