Il suo nome completo era Robert Earl Wise. Poliedrico filmaker, che sa adattarsi a qualsiasi situazione in un percorso professionale che lo vede emergere praticamente in tutti i generi, dall'horror al noir, dal dramma alla commedia, dal western al kolossal in costume, dal musical alla fantascienza, all'avventura e al catastrofico. Regista innovativo dotato di eccellente maestria tecnica, ma anche conservatore di uno stile consolidato nel cliché hollywoodiano e sempre attento, in ogni suo lavoro, ad evidenziare soprattutto le storie umane legate a notevole padronanza espressiva. Si iscrive al Franklin College nell'Indiana, ma a causa della grande crisi fine anni '20 è costretto a interrompere gli studi per dedicarsi a lavori che possano garantirgli un certo sostentamento. È ingaggiato dalla RKO come operatore al montaggio, ruolo che ricopre con merito su film famosi come Quarto potere e L'orgoglio degli Amberson. Proprio da quest'ultimo lavoro inizia la sua carriera di regista; montatore, sostituisce Orson Welles per la parte finale del film che completa attraverso la regia di 6 scene. Due anni dopo rimpiazza Gunther von Fritsch alla direzione di Il giardino delle streghe dove riceve consensi per la validità della messa in scena e, nello stesso anno dirige Mademoiselle Fifi. Passa quindi al noir con La jena (1945) e segue il genere in altri lavori come Criminal Court, Perfido inganno e La collana insanguinata. Dal 1949 al 1953 firma un contratto con la Warner Bros; nel periodo dirige due ottimi film: Stasera ho vinto anch'io e Ultimatum alla Terra, primo della serie sci-fi ripresa poi negli anni '70. Per un anno è alle dipendenze della M-G-M dove gira La sete del potere (1954), film di notevole risonanza che affronta problematiche legate alle forze economiche in conflitto con le società industriali. Poi torna per breve tempo alla Warner, chiamato per dirigere il film epico Elena di Troia (1955) dove allestisce un mastodontico veicolo spettacolare, però privo di tutto il resto; dimostra così, poca affinità a questo genere al quale non tornerà mai più. Sempre negli anni '50 è autore di due convincenti western: Due bandiere all'Ovest (1950) e La legge del capestro (1956). Nel 1959 filma Non voglio morire, amara riflessione sulla validità o meno della pena di morte. Gli anni sessanta sono quelli che gli offrono i maggiori consensi e prestigio; vince due Oscar per i musical West Side Story (1961) e Tutti insieme appassionatamente (1965), ma anche con Un giorno…di prima mattina (1968) ottiene meritati applausi, pur senza vincere nulla. Nel mezzo, 1966, dirige l'avventuroso Quelli della San Pablo, per poi dedicarsi negli anni '70 alla fantascienza, prima con Andromeda (1971) e poi con la prima versione cinematografica di Star Trek (1978), filmato dopo aver diretto il catastrofico Hindenburg (1975). Dopo un'assenza di 10 anni dai set, torna nel 1989 con il suo ultimo film, il drammatico ma scarso, Combat Dance - A colpi di musica. Sposato a Patricia Doyle (un figlio) nel cinema, controfigura di Katharine Hepburn; dopo il divorzio si unisce a Millicent Franklin.
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