In Irlanda, avvocato americano è assassinato perché artefice di un'inchiesta sui servizi segreti britannici, rei di manipolare prove contro l'organizzazione dell'IRA, per defraudarne l'immagine. La morte è fatta passare come accidentale, ma la sua donna cerca la verità e un agente inglese si mette al suo fianco.
Dramma di riferimento all'attualità, spietata disamina contro le autorità britanniche con particolare accento sui metodi adottati da polizia e servizi inglesi e sul connubio tra CIA e SIS (Secret Intelligence Service). Diretto con mano ferma ma senza particolare creatività da Ken Loach, regista dichiaratamente comunista, è un thriller politico che non fa sconti a nessuno; si schiera dalla parte rivoluzionaria attraverso una messa in scena da suspance, ricca del pericolo incombente e atmosfere incendiarie. Bravi gli attori. Inedito nelle sale italiane; distribuito solo attraverso il circuito VHS-DVD.

Lo scandalo
Il film creò un coro rabbioso di disapprovazione da parte di tutti gli unionisti convinti. Il compianto Alexander Walzer, noto critico cinematografico del quotidiano inglese Evening Standard, si mise a capo di un'autentica crociata bollando il film, prima come ´tiro al piccione della politica´ e poi ´autentica vergogna nazionale´. Ma lo scandalo fu solo britannico; nel resto del mondo fu accolto con gratificante approvazione.

Clamore dello scandalo:  

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