Giovane cameriera, dotata di inquietanti voglie sessuali, finisce a servizio di un traviato padrone, anch'esso alla ricerca disperata della nobilitazione erotica. Insieme percorrono un viaggio sensuale alla ricerca del massimo godimento, che scopriranno raggiunto solo attraverso la morte.
Di produzione giapponese ma girato in Francia (L'empire des sens) per evitare restrizioni imposte nel Sol Levante, è il primo hard (scene di sesso non simulate) d'autore ammesso nei normali circuiti internazionali. Film estremo, dove il sesso è rappresentato come schiavitù della carne portata ai limiti assoluti del piacere nascosto, spazio nel quale prevaricazione e morte inevitabilmente si congiungono per mezzo del conseguente delirio carnale mentalmente bramato. Nagisa Ôshima, l'ater-ego giapponese dei vai Jean-Luc Godard, Abel Ferrara, Russ Meyer e Reiner Fassbinder, prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1936 a Tokyo, ma dispone la storia a proprio pensiero. Il regista modifica l'aspetto interiore dei personaggi, priva la narrazione di qualsiasi aspetto a riferimento di problematiche sociali e concentra l'attenzione nell'esclusiva rassegna particolareggiata dell'eros, rappresentato nelle infinite forme trasgressive, progressivamente incanalate nell'autodistruzione, culminate nell'estremo raggiungimento orgasmico, la morte. Il contorno è pregevole, con attenta disposizione scenografica, ma la storia fa involontariamente ridere oltre che annoiare, almeno per il pubblico abituato ad altro cinema, sessuomani esclusi. Remake due anni dopo con Abesada - L'abisso dei sensi di Naboru Tanaka.
Lo scandalo
Presentato fuori concorso al Festival di Cannes, suscitò immediatamente grande curiosità, incitata da latente voyeurismo, da parte di pubblico e critica, al punto che, per le pressanti richieste il film fu replicato ben tre volte. Malgrado la premessa, il lavoro non riuscì a sottrarsi dallo scandalo internazionale, raggiunto nelle massime misure. Uscito integralmente in Francia, non senza feroci polemiche, ma non in Giappone, dove la censura del posto intervenne nella maniera più ridicola, ´oscurando´ con piccole nuvolette tutte le scene di sesso estremo, con conseguente emarginazione dal giro cinematografico che conta di attori e regista. Negli USA, dopo la presentazione canadese alla Mostra del Cinema Festival di Melbourne del 1976, fu sequestrato e bandito dalla US Customs, che in seguito, nella differente versione importata dall'Europa, quindi tagliata, diede disposizione favorevole applicando il rating -17. In Inghilterra arrivò soltanto nel 1991 e in diversi paesi, inclusa l'Australia, oltre il 2000, mentre il divieto ai minori di 18 anni fu imposto nella grande maggioranza delle nazioni. In Italia stessa musica di tono maggiormente censorio; accusato di oscenità e di oltraggio al pudore, la pellicola fu subito oggetto di tagli e diatribe durate circa tre anni. Nel 1980 fu ripresentata recisa di circa 45 metri (all'estero dai 30 ai 75 metri) equivalenti a un quarto d'ora di scene soppresse. L'elenco delle sequenze eliminate aleggia nel caotico, tanto il taglio applicato si rivelò pressoché continuativo, cui si aggiunse tutta una serie di accorciamenti, alleggerimenti, spostamenti, con 26 eliminazioni del termine "puttana", ripetuto nel film 38 volte; inoltre, nella revisione, fu imposto a inizio titolo l'avverbio indicativo "Ecco", per evitare false generalizzazioni a modo di rappresentazione quasi dispregiativa. Per sommi capi, è accertato che, globalmente in media mondiale, furono almeno 14 le scene tagliate; questo il riepilogo, non solo limitato all'Italia ma espresso dai paesi nei quali la censura intervenne con mano pesante: 1) sesso orale pressoché continuativo (presente in 3 differenti scene) 2) la donna nuda posta sopra l'uomo 3) iniziazione alla prostituzione 3) fellatio a un uomo mentre fuma una sigaretta 4) masturbazione di un vecchio mendicante 5) l'uovo sodo infilato nella vagina 6) bambini che gettano neve sul pene di un uomo 7) masturbazione del protagonista intento a osservare il pube della donna 8) la donna masturba il pene dell'uomo 9) un dildo di legno entra e esce ripetutamente dalla vagina 10) la donna tira il membro di un ragazzo per procurargli dolore 11) morsi e ferite a sangue in sedute sadomaso (2 sequenze) 12) masturbazione della donna durante il ciclo mestruale 13) l'asfissia auto-erotica praticata con una sciarpa rossa 14) la scena conclusiva della castrazione. Ripresentato in Italia con nuovo doppiaggio nel 1988, ma anche in questo caso i tagli furono confermati. L'edizione video del 1995 è anch'essa incompleta, come il DVD del 2006. Mai trasmesso in TV.