Fronte del porto (1954, On the Waterfront) La parola ai giurati (1957, 12 Angry Men) Vertigine (1958, Marjorie Morningstar) Nel mezzo della notte (1959, Middle of the Night) Tutti a casa (1960) Psyco (1960, Psycho) Colazione da Tiffany (1961, Breakfast at Tiffany's) Il promontorio della paura (1962, Cape Fear) Sette giorni a maggio (1964, Seven Days in May) L'uomo che non sapeva amare (1964, The Carpetbaggers) Stato d'allarme (1965, The Bedford Incident) L'incredibile Murray (1965, A Thousand Clowns) Hombre (1967) Tora! Tora! Tora! (1970) Piccolo grande uomo (1970, Little Big Man) Rapina record a New York (1971, The Anderson Tapes) Assassinio sull'Orient Express (1974, Murder on the Orient Express) Tutti gli uomini del presidente (1976, All the President's Men) Delta Force (1986, The Delta Force) Cape Fear - Il promontorio della paura (1991, Cape Fear) Due occhi diabolici (1990)
OSCAR L'incredibile Murray (non protagonista)
GOLDEN GLOBES (USA)
Summer Wishes, Winter Dreams (nomination)
NATIONAL BOARD OF REVIEW (USA)
L'uomo che non sapeva amare (miglior attore non protagonista)
BAFTA (ING)
Il colpo della metropolitana (nomination) Tutti gli uomini del presidente (nomination)
Il suo vero nome era Martin Henry Balsam. Nativo del Bronx, noto caratterista americano con oltre 170 film interpretati, compresi un gran numero d'apparizioni in lavori televisivi. Attore dall'aspetto bonario, fisico tarchiato, ha ricoperto spesso ruoli di avvocato o manager, contro o in connubio alla malavita. Da giovane, appassionato di lotta giapponese, studia arte drammatica a New York, presso la Dramatic Workshop of the New School for Social Research e, in seguito, è tra i primi attori americani a perfezionarsi all'Actors Studio, sotto la guida di Lee Strasberg. Dopo i primi tentativi in teatro a Broadway, lavora assiduamente per la televisione, fin quando, nel 1954 Elia Kazan gli affida una parte in Fronte del porto. Dopo quest'apparizione, torna alla TV, che non abbandonerà mai, e dopo tre anni d'incessante attività ritorna al grande schermo per interpretare un ruolo chiave in La parola ai giurati di Sidney Lumet. Negli anni '60 è interprete in film famosi, Psyco, Il promontorio della paura (presente anche nel discusso remake del 1991), Colazione da Tiffany, Sette giorni a maggio e, nell'applaudito film di Luigi Comencini, Tutti a casa. Nel periodo vince anche l'Oscar da non protagonista in L'incredibile Murray; incoerentemente, il peggior personaggio da lui interpretato. Gli anni '70 si diversificano in una triplice altalena fatta di produzioni televisive ('I leoni di Entebbe', 'Kojak', 'Sulle strade della California'), film americani di spessore (Tora! Tora! Tora!, Piccolo grande uomo, Tutti gli uomini del presidente) e lavori italiani per lo più vacui e ripetitivi (Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica, La colonna infame, Imputazione di omicidio per uno studente, Corruzione al palazzo di giustizia, Il vero e il falso, Il consigliori, Gardenia, il giustiziere della mala), dove è sempre doppiato in dialetto siciliano o almeno del sud dell'Italia. Gli ultimi anni della carriera lo vedono ancora ben saldo dietro la telecamera; è presente nel cast del film di Dario Argento, Due occhi diabolici, ma perde il suo tempo con lavori, sempre italiani, di una sconcezza inguardabile (Il silenzio dei prosciutti). Muore a Roma, per infarto, nel 1996. Tre volte sposato con due divorzi: con la costumista Pearl Somner, con l'attrice Joyce Van Patten (una figlia, nota Talia Balsam - Tutti gli uomini del re, 2006) e infine con la sceneggiatrice Irene Miller (due figli).