Vittoria alata (1944, Winged Victory) Il 13 non risponde (1946, 13 Rue Madeleine) Sayonara (1957) Il falso generale (1958, Imitation General) Il grande circo (1959, The Big Circus) Uno, due, tre! (1961, One, Two, Three) Hatari! (1962) 5 settimane in pallone (1962, Five Weeks in a Balloon) Il giorno più lungo (1962, The Longest Day) Le astuzie della vedova (1963, A Ticklish Affair) Il giorno dopo (1965, Up from the Beach) Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (1965, Harlow) I 9 di Dryfork City (1966, Stagecoach) Non si uccidono così anche i cavalli? (1969, They Shoot Horses, Don't They?) L'avventura del Poseidon (1972, The Poseidon Adventure) Elliott, il drago invisibile (1977, Pete's Dragon) Il boxeur e la ballerina (1978, Movie Movie) Ormai non c'è più scampo (1980, When Time Ran Out...) Può succedere anche a te (1994, It Could Happen to You) Storia di noi due (1999, The Story of Us)
PREMIO OSCAR Sayonara (non protagonista)
GOLDEN GLOBES Sayonara (miglior attore) Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (nomination) Non si uccidono così anche i cavalli? (nomination)
Il suo vero nome era Aaron Chwatt. Attore e cantante americano, spesso protagonista o di spalla alla figura principale, di formazione teatrale, veterano del burlesque (spettacoli satirici) di New York e del circuito comico di Catskills, convincente nel suo agire farsesco, ma capace di esprimersi alla grande anche fuori dal contesto umoristico, autore di ottime prove in ruoli altamente drammatici. La sua popolarità, già alta ad inizio carriera, non proviene soltanto dal cinema e dalle sue esibizioni sui palcoscenici, qui autore di una vasta gamma di personaggi goliardici, ma in gran parte dalla televisione, soprattutto dal suo programma "The Red Buttons Show" in onda dal 1952 al 1955, di iniziale notevole successo, grazie alle macchiette proposte attraverso sorprendenti gestualità ricche di uno stile propriamente maniacale ma eccessivamente ripetitivo, alla lunga fastidioso per il pubblico, al punto che la CBS fu costretta a chiuderlo. Non alto, capelli rossi, espressione simpatica, nasce a New York da genitori russo-polacchi, ebrei immigrati e prima di conseguire il diploma alla Evander Childs High School, nel Bronx, inizia a cantare per le strade della city con un cartello in mano dove è scritto: "sono un orfano". Naturalmente non lo era, ma questa sua iniziale predisposizione verso lo scherzo ripetuto, gli consente di trovare lavoro come fattorino-cantante di un pub, dove indossa una divisa con bottoni rossi lucidi che si abbinano al colore dei suoi capelli (da qui lo pseudo Red Buttons). Sedicenne, si fa notare in spettacoli esilaranti nell'interland newyorkese, attività che prosegue per diversi anni, fino al 1942, quando ottiene un ruolo a Broadway per la comedy ´Vickie´. Al fronte, chiamato in guerra durante il secondo conflitto mondiale, intrattiene le truppe con spettacoli allestiti sui campi di battaglia. Tornato in patria, nel 1944, offre notevole prova nel dramma musicale ´Winged Victory´, di enorme successo negli USA al punto che Hollywood ne fa subito una traduzione cinematografica, Vittoria alata, allestita con parte del cast teatrale. È il suo debutto nel cinema; per breve tempo alla 20th Fox, nel 1946 lavora nel noir Il 13 non risponde, quindi torna sul palcoscenico di New York, autore di altre prestazioni fino al 1948, quando decide di lasciare Broadway per stabilirsi in California. Trova spazio nella nascente televisione e nel 1952 spopola nel sopra citato "The Red Buttons Show", ma entra in crisi quando lo spettacolo viene cancellato dalla CBS. L'emittente televisiva venderà i diritti alla NBC, che a sua volta lo chiuderà senza aver disposto una sola puntata nella prevista programmazione. Fermo al palo per due anni, trova immediato rilancio nel 1957, quando vince l'Oscar come attore non protagonista in Sayonara, attraverso una sontuosa performance drammatica stabilita nel segno interrazziale del film. È l'inizio di una nuova fase che lo porterà alla ribalta per numerosi anni a seguire. Pur presente nella commedia, Il falso generale (1958), Uno, due, tre! (1961), Le astuzie della vedova (1963) e nell'avventura ´chiassosa´, Hatari! (1962), la sua inclinazione recitativa volge rapidamente al dramma, attraverso intense figurazioni di personaggi altamente emotivi, come l'agente di Carroll Baker nel biografico Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (1965), disperato marinaio in gara di ballo nel claustrofobico apologo sulla grande depressione Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), anziano scapolo a continuo rischio di morte nel catastrofico L'avventura del Poseidon (1972). Negli anni a seguire, accentua maggiormente il suo score televisivo, nettamente superiore a quello cinematografico, dove appare in ruoli sempre più secondari. Tra gli innumerevoli tv-series, vale la pena ricordarlo in "La doppia vita di Henry Phyfe", ",Love Boat", "California", "Street Time" e nell'ultimo impegno da attore, nel 2005, in "E.R. - Medici in prima linea", nominato due volte agli Emmy Awards per altrettante puntate. Nel 1995 calca per l'ultima volta il palcoscenico di Broadway per lo special ´Buttons On Broadway´. Spesso ospite in trasmissioni televisive, in tarda età ha presenziato diverse serate per la consegna degli Oscar e precedentemente è stato membro dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Muore per problemi vascolari nel 2006, a 87 anni di età. Sposato tre volte con due divorzi: primo matrimonio con l'attrice Roxanne Arlen, poi con l'estetista Helayne McNorton, ultimo con la newyorkese Alicia Prats, deceduta per overdose nel 2001, l'anno precedente arrestata per possesso di marijuana in compagnia di una donna, sua amante lesbica (due figli, Adam e Amy). Oltre i matrimoni, nella vita è stato amante delle attrici Eve Brent, Carol Lynley e Susan Cabot.