The Virginian (1929) The Bad Man (1930) Il cavaliere della libertà (1930, Abraham Lincoln) Codice penale (1931, The Criminal Code) Il pericolo pubblico n. 1 (1932, The Beast of the City) Pioggia (1932, Rain) La follia della metropoli (1932, American Madness) Temporale all'alba (1933, Storm at Daybreak) Gabriel Over the White House (1933) Ann Vickers (1933) The Tunnel (1935) Infedeltà (1936, Dodsworth) Rhodes of Africa (1936) Cuori umani (1938, Of Human Hearts) La luce che si spense (1939, The Light That Failed) I misteri di Shanghai (1941, The Shanghai Gesture) La palude della morte (1941, Swamp Water) L'oro del demonio (1941, All That Money Can Buy) Ribalta di gloria (1942, Yankee Doodle Dandy) Il mio corpo ti scalderà (1943, The Outlaw) Fuoco a oriente (1943, The North Star) La stirpe del drago (1944, Dragon Seed) Dieci piccoli indiani (1945, And Then There Were None) Duello al sole (1946, Duel in the Sun) Il castello di Dragonwyck (1946, Dragonwyck) Il tesoro della Sierra Madre (1948, The Treasure of the Sierra Madre) Summer Holiday (1948) Il grande peccatore (1949, The Great Sinner) Le furie (1950, The Furies)
PREMIO OSCAR Il tesoro della Sierra Madre
(non protagonista)
NOMINATION ALL'OSCAR Infedeltà L'oro del demonio Ribalta di gloria
(non protagonista)
Il suo vero nome era Walter Houghston. Attore caratterista americano nativo canadese, proveniente dalla music-hall e dal teatro vaudeville, attivo nel cinema per vent'anni, dall'avvento del sonoro fino al 1950, padre del più noto regista-attore John Huston.
Fisico possente, rigido, espressione austera, di gran temperamento recitativo, autentico catalizzatore della cinepresa, grazie alla sua presenza capace di annullare la mediocrità di tantissimi film interpretati, special modo ad inizio carriera.
Studia al Lansdowne School di Toronto, in Canada e nella stessa città, arte drammatica al College of Music. Si stabilisce negli USA e ben presto si assesta nel teatro itinerante; poi si iscrive alla facoltà di ingegneria e nei primi anni del secolo lavora su tradotte idrauliche e elettriche, nel Texas, Missouri, Montana e a St. Louis. Perplesso e insicuro su quale strada deve tracciare la propria esistenza, opta infine per il mondo dello spettacolo e nel 1924 debutta a Broadway in ´Mr. Pitt´ e sul palco newyorkese replica con successo in ´Desire Under the Elms´ e ´The Fountain´. Nel 1929 si trasferisce a Hollywood e passa al cinema con esordio nello stesso anno nel corto The Carnival Man. Nello stesso anno, ottiene il suo primo ruolo nel lungometraggio Gentlemen of the Press. David W. Griffith gli affida la parte di protagonista in Il cavaliere della libertà (1930) e da qui in avanti, diretto dai grandi registi dell'epoca (Hawsk, Capra, Brown, Dieterle, Cromwell) la sua carriera inizia a decollare, seppur mai attestata a livelli di puro divismo. Alterna personaggi tetri e seriosi con altri ricchi di grazia e humor, questi più vicini alla sua dimensione umana. Offre grande prova in Cuori umani (1938) nella parte di un reverendo, è affarista ingenuo in Infedeltà (1936), un diavolo inquietante in L'oro del demonio (1941), simpatico tuttofare nel musical Ribalta di gloria (1942), medico di campo nel bellico Fuoco a oriente (1943). Appare in numerosi noir (Codice penale, Il pericolo pubblico n. 1, I misteri di Shanghai, La palude della morte, Dieci piccoli indiani). Quando il figlio John diventa affermato regista (dirigerà il padre in svariati film; ruolo del detective, non accreditato, in Il mistero del falco, 1941), rallenta l'attività sul grande schermo per tornare nuovamente al teatro, a Broadway, con notevole rilevanza in ´Dodsworth´ e in altre rappresentazioni, quali ´Knickerbocker Holiday´, ´Othello´ e ´Apple of His Eye´. Torna al cinema nel periodo della completa maturazione; esemplare come prete un pò invaghito di Jennifer Jones nel superwestern Duello al sole (1946), ottimo nella parte del padre di Mickey Rooney nel musical Summer Holiday (1948), decisamente straordinario, diretto dal figlio John, in Il tesoro della Sierra Madre, suo film più famoso che gli vale l'Oscar come miglior attore non protagonista (non la nomination come spesso erroneamente riportato). Ultimi lampi in Il grande peccatore (1949), anima ammonitrice di Gregory Peck ossessionato dal gioco d'azzardo e in Furie (1950), nel ruolo più cinico della sua carriera, padre ostile e perverso di Barbara Stanwyck. Muore per aneurisma nel 1950. Sposato tre volte con due divorzi: inizialmente con Rhea Gore (un figlio, John, regista e attore), poi con Bayonne Whipple ed infine con Ninetta Sunderland.