La donna del peccato (1942)
Nebbie sul mare (1944)
Appassionata (1944)
La donna del traditore (1948, To the Victor)
Le avventure di Don Giovanni (1948, Adventures of Don Juan)
Sempre più notte (1949, Night Unto Night)
Fuoco alle spalle (1950, Backfire)
La città nera (1950, Dark City)
Il pozzo maledetto (1950, This Side of the Law)
All'ombra del patibolo (1955, Run for Cover)
Il covo dei contrabbandieri (1955, Moonfleet)
Il marchio dell'odio (1957, The Halliday Brand)
L'affare Dreyfus (1958, I Accuse!)
La tempesta (1958)
La storia di Ruth (1960, The Story of Ruth)
Il Re dei re (1961, King of Kings)
Tre individui tanto odio (1962, No Exit)
Un'idea per un delitto (1965, Brainstorm)
Come eravamo (1973, The Way We Were)
Voices (1979)
La mano (1981, The Hand)
Creepshow (1982)
Unfinished Business (1987)
L'esorcista III (1990, The Exorcist III)
Zandalee (1991)
Stargate (1994)
Run for Cover (1995)
Last Summer in the Hamptons (1995)
Riccardo III - Un uomo, un Re (1996, Looking for Richard)
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Il suo nome completo era Elsa Viveca Torstensdotter Lindfors. Attrice svedese naturalizzata americana nel 1951, con carriera prevalentemente espressa, come altre due rinomate colleghe connazionali (Greta Garbo e Ingrid Bergman) nel cinema hollywoodiano. Di indubbio fascino, alta, elegante, lunghi capelli nero corvino, occhi blu intenso, funzionale in qualsiasi genere di film, ha gestito il suo curriculum di artista in una lunga carriera durata oltre 50 anni, con parentesi anche in televisione e nel teatro. Studia recitazione all'Accademia Reale di Arte Drammatica di Stoccolma e subito si fa notare sul palcoscenico in rappresentazioni minori; quindi, appena ventenne, ottiene un ruolo nel cinema attraverso la commedia Snurriga familjen (1940), suo esordio. Dopo vari film di produzione svedese, approda per breve tempo in Italia, dove gira due film: La donna del peccato (1942) negli stabilimenti di Cinecittà, quindi a Venezia, nel frattempo capitale del cinema italiano dopo i fatti dell'8 Settembre 1943, per Nebbie sul mare, entrambi considerati precursori del neorealismo. Torna in patria ma per breve tempo; dopo aver interpretato Appassionata, è scoperta da impresari della Warner Brothers, si trasferisce a Hollywood e, sotto contratto con la major, debutta nel cinema statunitense nel 1948, nel dramma di Dalmer Deves La donna del traditore. Nello stesso anno si fa apprezzare nel kolossal in costume Le avventure di Don Giovanni, al fianco di Errol Flynn nella parte della regina di Spagna. Nei primi anni '50, lasciata la Warner, è presente in tre film-noir: Fuoco alle spalle, La città nera e Il pozzo maledetto. Si vede anche nel western, ben centrata da Nicholas Ray in All'ombra del patibolo (1955). Diretta da Fritz Lang appare nell'avventuroso Il covo dei contrabbandieri (1955) e in un altro western, Il marchio dell'odio (1957). Gestisce l'immagine per proprio conto e nel 1958 è prima in Inghilterra per il biografico L'affare Dreyfus, poi nuovamente in Italia, diretta da Alberto Lattuada nel ruolo di Caterina II di Russia nel dramma La tempesta, tratto dal romanzo di Alexander Pushkin, film impreziosito da un cast internazionale comprendente nomi eccellenti, quali Van Heflin, Silvana Mangano, Geoffrey Horne, Vittorio Gassman e Agnes Moorehead. Nel periodo si fa notare in serial televisivi ed è interprete e produttrice di svariate opere teatrali a Broadway: 'I've Got Sixpence ', 'Anastasia', 'King Lear' 'Brecht on Brecht' e 'Dance of Death'. Sempre richiesta per il grande schermo e da registi di fama, nel 1960 e 1961, interpreta altri due kolossal biblico-religiosi, La storia di Ruth e Il Re dei re, qui nella parte di Claudia, moglie di Ponzio Pilato. Dagli anni '70 in poi le sue partecipazioni nel cinema iniziano a diradarsi, pur presente in film di spessore o, almeno, di grande richiamo per il pubblico, come nei casi di Come eravamo (1973), dramma di Sydney Pollack, del musical Voices (1979) e in seguito per tre horror, La mano (1981, di Oliver Stone), Creepshow (1982, di George A. Romero) e nel terzo capitolo della saga de L'esorcista (L'esorcista III, 1990). E' sceneggiatrice, regista e interprete di Unfinished Business (1987), dramma autobiografico abbastanza passionale. Nel 1991 è nel torbido melodramma Zandalee. Tre anni dopo è ancora notevole, come progettista di una missione ad alto rischio nel fantascientifico Stargate, suo ultimo film di valore. E' senatrice in Run for Cover e attrice sul viale del tramonto nel dramma di ispirazione checoviana, inedito in Italia, Last Summer in the Hamptons. Appare nello shakesperiano Riccardo III - Un uomo, un Re, diretto e interpretato da Al Pacino; avveniristico semi-documentario dove recita se stessa, uscito postumo dopo la sua morte, nel 1996. Deceduta a 74 anni a seguito di complicanze da un artrite reumatoide. Sposata quattro volte con altrettanti divorzi: primo matrimonio con il cameraman tedesco Karl Hartnagel, ex marito dell'attrice Signe Hasso, poi con lo svedese Folke Rogare, vice presidente della FIDE, Federazione internazionale degli scacchi (una figlia, Lena, produttrice), quindi con il regista Don Siegel (un figlio, Kristoffer, attore) e infine con lo sceneggiatore George Tabori (un figlio, John).
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